Portomaggiore, l’appello della commerciante: «Fate acquisti nei piccoli negozi»
Sui social si scagliano contro la commerciante, interviene l’assessore
Portomaggiore «I negozi Ci hanno spennato per un secolo. Si spende dove si risparmia». Ma anche «Ancora con questa storia. Spendi il doppio, ma anche il triplo. E non diciamo come assumono. Lunga vita agli acquisti online». L’appello di una piccola commerciante di Portomaggiore, che invita a fare acquisti nei piccoli negozi per Natale, non ha sortito l’effetto sperato. Anzi. La donna è stata investita da un’onda di insulti. Tanto che a difenderla è arrivato l’assessore al Commercio Enrico Belletti.
I FATTI
«Di fatto è nato un piccolo involontario sondaggio, nato da un post di una nostra concittadina con lo scopo di sensibilizzare l’acquisto di prodotti nei negozi dei piccoli centri, da figlia di commerciante», spiega Belletti. «Il risultato è disarmante. Nei commenti si passa dalla apologia di Amazon, all’augurio che le piccole attività chiudano. Uno spaccato di società che fa paura e dovrebbe fare riflettere», va avanti l’assessore.
«Nessuno considera che dietro alle attività commerciali esistono decine di migliaia di posti di lavoro in Italia. Nessuno considera che quei pochi euro in più per l’acquisto dello stesso prodotto significa sostenere una famiglia, gli affitti dei locali, le pensioni e le tasse che vanno in servizi collettivi. Personalmente non ho mai acquistato nulla su Amazon e quando ci si accorgerà che la rotta sarà irreversibile sarà troppo tardi».
Sono state decine le reazioni alla risposta dell’assessore, e qualcuno è andato anche oltre. Pacato ma diretto e lucido il commento di una cittadina: «Quindi un commerciante ha il diritto di farmi pagare 30 una cosa che costerebbe 10? Per sopravvivere al mercato distorto del sottocosto? Pensano che siamo tutti dei fessi? La gente prima di acquistare adesso fa molte valutazioni, qualità, prezzo, comodità del servizio, anche simpatia e disponibilità del venditore. Valuta soprattutto le proprie finanze. Perché tutto costa molto, i servizi essenziali come luce, gas e acqua incidono molto sul bilancio di una famiglia e prima di fare beneficenza di 20 ad un negoziante, solo perché piccolo e del mio paese, ci penso bene».