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Turismo, Ferrara arranca ancora. Comacchio cresce anche sul 2019

Turismo, Ferrara arranca ancora. Comacchio cresce anche sul 2019

Dai dati fino a ottobre difficoltà sul pre-Covid. Più flussi da Cina e India

10 dicembre 2023
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Ferrara Il litorale resta il motore del turismo ferrarese. È sulle spiagge comacchiesi che si decide l’annata con oltre la metà degli arrivi concentrati sul territorio lagunare e l’80% dei pernottamenti. Lo riportano i dati aggiornati ad ottobre del movimento turistico, elaborati dalla Regione. Ferrara, il capoluogo, arranca ancora con i villeggianti nazionali: nei primi dieci mesi dell’anno perde l’1,6% rispetto al periodo analogo del 2022 e il 4,2% sul 2019, l’anno pre-Covid punto di riferimento di ogni analisi che intende “depurare” i numeri da qualsiasi condizionamento legato al Covid. Una prospettiva che tenderà ad affievolirsi con gli anni, man mano che il periodo pandemico si allontanerà nel tempo, ma che non può fare a meno di considerare il fatto che i due anni peggiori della pandemia hanno modificato scelte, condizioni e stili di vita, producendo i loro effetti ancora oggi. Complessivamente la provincia se l’è cavata meglio rispetto al 2022, tenendo conto di tutte le aree di provenienza dei turisti, con un +1,8%, e un -2,5% invece sul 2019. Significa che il percorso va nella direzione giusta ma che il gap rispetto a quattro anni fa non è stato recuperato del tutto. A livello italiano, il flusso maggiore lo ha dato la Lombardia, che ha fatto segnare un +1,5% sul 2019 ma un arretramento del 2,3% sull’anno scorso; il passo indietro degli emiliani, sul 2022, è stato del 7,7% ma sul 2019 c’è stata una crescita dell’1,6%; dal Veneto sono giunti più turisti sia rispetto al 2022 (+0,9%) che sul 2019 (+5,7%). Complessivamente per gli italiani il calo è stato del 2% sull’anno scorso. Se l’osservazione si sposta sull’estero, sia sul 2022 (+3,3%) che sul 2019 (+13,2%) i tedeschi hanno apprezzato di più le mete ferraresi; tra i Paesi che scelgono con più frequenza l’Italia, male i Paesi Bassi (-10,3% sul 2022) e bene invece la Polonia (+49,4%).

I turisti residenti nei Paesi dell’Ue hanno premiato complessivamente i siti italiani (+9,3% sul 2022). Fuori dall’Europa, exploit della Cina (+422,9% sul 2022), della Corea del Sud (+287,3%) e dell’India (+ 447,3%). L’Oriente sta iniziando a muoversi con una certa “autorevolezza”.

Scorporando i dati per comune, si nota che nel comune di Ferrara gli alberghi, con -6,3%sul 2022 e -10,3% sul 2019 hanno perso un bel gruppetto di clienti nazionali; il capoluogo ha guadagnato, ma solo sul 2022, il 20,7% di stranieri sempre sugli alberghi: complessivamente sul 2022 è finita con un +4,3% ma con -12,5% sul 2019. Tutti positivi e in crescita dal 10% (2022) al 23% (2019) i flussi verso le sistemazioni extra-alberghiere. Difficile capire se la componente prezzi ha avuto un impatto su queste scelte, ma non è da escludere a priori. In provincia, tra i peggiori, è Cento con -9% rispetto al 2022 e addirittura -27,8% rispetto al 2019. Bene Bondeno, con +2,1% rispetto al 2022 e +102,4% sul 2019.

Comacchio ha fatto, da gennaio a ottobre, un po’ meglio del 2022 (+0,6%) e molto meglio del 2019 (+5,2%). Anche Argenta ha totalizzato due risultati positivi (+10,2% sul 2022 e 27,3% sul 2019). Per i comuni minori il bilancio è negativo rispetto al 2022 e al 2019.