La Nuova Ferrara

Ferrara

Il caso

Argenta, muore nel cantiere dell’ospedale: trovato dopo tre ore

Annarita Bova
Argenta, muore nel cantiere dell’ospedale: trovato dopo tre ore

Giancarlo Caranti, 75 anni, voleva andare al Pronto soccorso quando è finito in una zona in teoria inaccesibile. Aperta un'inchiesta

12 dicembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA






Argenta Giancarlo Caranti, 75 anni di Conselice, è morto ieri mattina all’interno del cantiere allestito all’ospedale Mazzolani Vandini di Argenta, esattamente nell’area che interessa la rampa di accesso alla camera calda. In pratica all’ingresso del Pronto soccorso. Stando ad una prima ricostruzione l’uomo avrebbe parcheggiato in uno dei tre stalli per disabili che si trovano davanti all’ingresso principale e poi a piedi si sarebbe diretto verso la rampa d’accesso al Pronto soccorso, invece di entrare dall’ingresso principale così come indicato. Arrivato alla scala antincendio il suo cuore non ha retto e si è fermato. A trovarlo gli operai che stanno portando avanti i lavori. Inutile ogni tentativo di rianimazione ed è stato anche difficile rintracciare familiari e parenti. Il riconoscimento è toccato ad una lontana cugina. Il cantiere non è stato messo sotto sequestro, ma gli inquirenti stanno lavorando per cercare di chiarire diversi aspetti ed arrivare così ad individuare eventuali responsabilità.

I dubbi

Il perché l’uomo fosse riuscito ad arrivare fino alla rampa nonostante la chiusura (da lunedì mattina) è ancora da capire, come anche chi porta avanti le indagini si sta concentrando sugli orari. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Argenta che hanno poi interessato anche la Polizia locale.

Stando a quanto trapelato, Caranti, che abitava vicino Conselice, era solito andare ad Argenta attorno alle 9, passando sotto le telecamere di Campotto. È quanto appurato dai vigili, che hanno controllato i movimenti dell’auto. Questo perché evidentemente la strada è meno frequentata e più corta. Da capire se l’uomo effettivamente dovesse andare al pronto soccorso perché non stava bene oppure se stesse andando a trovare qualcuno. L’orario è importante per capire quanto tempo è passato da quando il 75enne ha parcheggiato fino a quando è stato trovato dagli operai. Al momento pare siano passate circa tre ore. Attorno alle 12 la salma è stata portava all’istituto di medicina legale dove verrà effettuata l’autopsia.

L’Ausl

«In merito al decesso dell’uomo di 75 anni nell’area cantierata presso l’ospedale di Argenta, la direzione aziendale porge in primo luogo sentite condoglianze ai famigliari - fa sapere l’Ausl, interpellata sull’accaduto - Oltre a prestare la massima collaborazione agli inquirenti, l’Azienda sta svolgendo anche una verifica interna per accertare la catena degli eventi accaduti». Ed è sempre l’Ausl a confermare che «a quanto emerge dai primi accertamenti la persona potrebbe essere caduta e poi essersi sentita male dopo essere entrata nell’area di cantiere, che era segnalata. Dopo il ritrovamento le sono stati somministrati i soccorsi del caso ma purtroppo le condizioni erano già molto gravi ed è deceduta per arresto cardiaco». Le cause che hanno reso possibile l’accesso all’area cantierata di una persona non addetta ai lavori, «sono attualmente al vaglio. Il cantiere è stato formalmente consegnato, con verbale di consegna, alla ditta aggiudicataria dei lavori, in data 4 dicembre 2023». Si ricorda che le ambulanze e i mezzi di emergenza possono accedere dall’accesso principale su via Nazionale Ponente; in prossimità della rampa di ingresso sono collocati 3 posti riservati alle ambulanze e 3 posti riservati agli utenti disabili. I pedoni possono posteggiare i propri mezzi su via Bertoldi e andare al Pronto soccorso tramite percorso pedonale dedicato fino alla rampa di accesso alla struttura. I nuovi percorsi sono indicati da segnaletica provvisoria a fondo giallo, sia su via Nazionale che su via Bertoldi e in prossimità dei varchi di ingresso.l