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Ferrara, caccia alle multe estere. E la Provincia corre ai ripari

Stefano Ciervo
Ferrara, caccia alle multe estere. E la Provincia corre ai ripari

Gli stranieri pagano solo il 23% delle sanzioni. Ma serve un sito in tutte le lingue europee e un call center poliglotta

13 dicembre 2023
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Ferrara Caccia alla multe degli automobilisti stranieri. Il “tesoretto” degli introiti derivati dalle sanzioni da velox e tutor sulle strade della provincia, e riferito appunto ai contravventori con targa straniera, è stato finora una specie di frutto proibito per le casse del Castello. Cioè se superi i limiti di velocità e sei “indigeno”, o quantomeno guidi un’auto con targa italiana, non c’è scampo, il verbale presto o tardi arriva a casa; se invece arrivi da un altro Paese hai notevoli possibilità di farla franca. Lo dicono i numeri, visto che meno in un quarto dell’introito complessivo delle multe di veicoli esteri arriva ad un incasso naturalmente. Così la Provincia ha deciso di organizzare un vero e proprio recupero crediti d’oltrefrontiera, seppure in questi casi il gioco debba valere la candela, cioè i costi siamo ampiamente superati dai presunti incassi, con un occhio all’equità di trattamento tra automobilisti. E il meccanismo non è certo di quelli semplici da mettere in piedi.

Il servizio di recupero crediti stragiudiziale internazionale delle sanzioni per limiti di velocità rilevati dalla Polizia provinciale è quindi oggetto di una gara pubblica, attraverso Consip, e si svilupperà nel corso del 2024. Si stima la necessità di lavorare 3.876 verbali in un anno, con un valore massimo dell’aggio di 16.766 euro. Si basa, questo calcolo, sulla media delle sanzioni elevate ad automobili con targa estera, che è di 169.374, 34 euro, mentre l’importo medio incassato è appena di 39.485 euro, corrispondente appunto al 23, 3% del totale. Attualmente il servizio di notifica all’estero è affidato dal Castello alla ditta Safety21, per complessivi 84.931 euro in un triennio, e si esaurisce appunto a fine 2024. La Provincia sta provando ad aumentare questi incassi, senza ricorrere alle vie legali, e non sarà facile, come si evince dallo stesso capitolato d’appalto che prevede un aggio del 14,91%. Il vincitore dovrà tra l’altro recapitare gli atti relativi alle sanzioni rimaste insolute, dopo la prima notifica, e recuperare le posizioni non pagate entro 120 giorni dal verbale. Per fornire al sanzionato tutte le informazioni necessarie, bisognerà però integrare nella piattaforma online già esistente le traduzioni in tutte le lingue europee, con tutti i dettagli della procedura: è addirittura previsto un front-line telefonico per le informazioni con risposta obbligatoria in almeno sei lingue (le quattro principali più due a scelta tra albanese, bulgaro, ceco, croato, marocchino, ucraino, ungherese, polacco, rumeno e russo), dal lunedì al venerdì per almeno otto ore al giorno. L’azienda di recupero crediti, infine, dovrà «collaborare con la Provincia di Ferrara nella gestione di eventuali contenziosi aperti». Le spese di recupero di scaricano sul trasgressore e sono accreditate solo in caso di pagamento del verbale, senza alcun onere a carico della Provincia in caso di mancato pagamento.

L’esperimento durerà un anno, poi andranno valutati i risultati. 


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