La Nuova Ferrara

Villanova Si rinnova la tradizione natalizia per eccellenza, i presepi, a Villanova, e questa volta l’appuntamento diventa di quelli da non perdere. Domenica alle 17 il parroco del paese, don Kevin Ongagna, farà infatti la benedizione di tanti presepi esposti all’aperto nel centro del paese.

I piccoli presepi sono circa una cinquantina, uno diverso dall’altro, più grandi o più piccoli, allestiti in particolare alcuni in chiesa, altri lungo il vialetto di accesso o di fianco agli ulivi della chiesa stessa, altri ancora nei cortili e nei giardini delle case e nelle vetrine delle botteghe e delle attività professionali. Ogni presepio è illuminato con corrente a bassa tensione o con pannelli solari per garantire la loro sicurezza ed evitare qualsiasi piccolo incidente.

Non è la prima volta che Villanova si mette in vetrina per questo tipo di rappresentazione. Già da qualche anno, infatti, alcuni paesani avevano cominciato ad esporre piccoli presepi, ma quest’anno l’idea si è trasformata in una vera e propria iniziativa della collettività che un gruppo di volontari ha realizzato in oltre un mese di lavoro fatto di passione e fantasia.

Utilissimo anche il contributo di imprenditori, quali, fra gli altri, Salvatore Pellettieri di Argenta, Domenico Laitano, Domenico Vacchi e Roberto Baricordi di Villanova che hanno fornito materiali e strumenti di lavoro, oltre che il contributo finanziario importante di altri cittadini del luogo.

Alla breve cerimonia seguirà nei locali della canonica una merenda, adatta ai rigori della stagione, per i bambini e per tutti coloro che avranno il desiderio di partecipare alla inaugurazione e benedizione dei presepi che rimarranno esposti, naturalmente, per tutte le festività natalizie.

A 800 anni del primo presepio voluto in Umbria da San Francesco, «anche un piccolo paese come Villanova vuole ripercorrere lo straordinario tempo della nascita di Gesù, un evento che non ha mai finito di emozionare e stupire il cuore e l’intelligenza delle generazioni fino ad oggi così come emozionerà quelle future» spiegano gli organizzatori. Naturalmente la speranza è che l’evento possa calamitare anche l’attenzione di visitatori anche di fuori paese.  l

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