Ferrara, dimessa dal pronto soccorso: ristoratrice torna a casa e muore
Noretta Masiero era contitolare di “Cusina e Butega”. Il socio: «Persona speciale»
Ferrara Per il personale del ristorante era «la mamma», per Ennio Occhiali, storico ristoratore ferrarese, la socia di una vita, oltre 30 anni passati fianco a fianco a gestire insieme alcuni dei locali più noti di Ferrara e di Bologna. Masiero, di nome, faceva Noretta, ma si faceva chiamare Eleonora. Assieme a Ennio Occhiali era il volto di “Cusina e Bottega”, ma ne era anche «cuore e anima», aggiunge una dipendente del locale. Che ieri è rimasto aperto: «Lei non avrebbe mai voluto che fosse chiuso, neanche in un giorno così triste».
Noretta Masiero, 71 anni, è morta sabato nel primo pomeriggio. Era a casa e si è sentita poco bene dopo il pranzo. Al marito ha chiesto di essere accompagnata sul divano – raccontano al ristorante – Poi la situazione è precipitata. Sono stati chiamati i soccorsi ma nessuno ha potuto fare nulla per salvarla, nemmeno i sanitari. La contitolare del ristorante aveva accusato forti dolori che avevano fatto pensare ad un problema cardiaco. Occhiali ieri ha un po’ raccontato quelle ore, perché aveva parlato con la collega quando era rientrata a casa.
A causa di quel malessere la ristoratrice era andata al pronto soccorso del Sant’Anna. «Lei, ma anche i familiari, mi hanno detto che è stata sottoposta ad una serie di esami clinici, anche ripetuti (2 elettrocardiogrammi, due eco cuore e 2 prelievi di sangue) che evidentemente non hanno rilevato segnali preoccupanti», commenta Occhiali. «Quando è tornata a casa – prosegue il socio – mi ha chiamato per dirmi che non sarebbe venuta».
Poche ore dopo, la tragedia. Un epilogo che nessuno si aspettava, perché “Eleonora” sabato era attesa nel locale e comunque era stata dimessa dal pronto soccorso. Occhiali ha condiviso con lei una buona parte della propria vita professionale. «Nell’87 ero capocuoco nell’ex ospedale Sant’Anna e lei già collaborava con me – ricorda il socio – Quando sono uscito lei ha preso il mio posto. Fuori dall’ospedale per 5 anni abbiamo gestito il Bar Centro Storico, poi l’Hostaria Savonarola. A Bologna il Bar Zanarini, uno dei più noti; da quattordici anni siamo a Ferrara, con “Cusina e Butega”». Lei curava l’amministrazione: «Era speciale: precisa e determinata», commenta con affetto Occhiali. La donna lascia il marito, Massimo Benini, e i figli Matteo e Cristiana.
Gi.Ca.
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