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L’episodio

Lido Volano, giovane daino sbranato da un lupo

Katia Romagnoli
Lido Volano, giovane daino sbranato da un lupo

È il primo caso registrato nel Basso Ferrarese di aggressione. L’esperto: «Nessun allarmismo, alla vista dell’uomo scappano»

17 dicembre 2023
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Lido Volano Giovane daino sbranato da un lupo al Lido Volano. È il primo caso registrato nel Basso Ferrarese di aggressione compiuta da un lupo nei confronti di un daino, quello che si è verificato venerdì mattina, nella piazza di via Spiaggia, di fronte alla riserva naturale dello Stato. Poco prima delle 8 un passante ha contattato la polizia locale di Comacchio, per segnalare la presenza, in strada, nei pressi dell’ufficio Iat, di un daino azzannato al collo, squartato dal suo predatore, evidentemente a caccia di cibo.

Il recupero «Sono stato contattato dalla Polizia locale, per recuperare il daino che, poi ho trasportato nella clinica veterinaria convenzionata di Forlì – spiega Alessandro Pozzati dell’associazione Amici degli animali, referente responsabile del Centro per il recupero degli animali selvatici attivo nell’oasi Garzaia di Codigoro -, dove è stato constatato che si è trattato di un’aggressione attribuibile quasi con certezza ad un lupo. Questo forse è stato sorpreso dall’arrivo di un’automobile ed è fuggito, senza poter continuare il pasto». Interpellato Massimiliano Costa, direttore dell’ente di gestione per i Parchi e le biodiversità Delta del Po, non esclude che possa trattarsi dell’aggressione perpetrata da un lupo, che è un predatore, nei confronti di un daino, che è un erbivoro mansueto, presente in gran numero nelle aree pinetate della fascia costiera.

«Qualche lupo in dispersione gira tra il Lido Volano e Mesola – è la conferma di Costa -; se si vede un esemplare, non bisogna cercare di avvicinarlo, ma è sufficiente farsi notare e scapperà. La stessa condotta va adottata nel caso di avvistamento di un gruppo familiare».

Nessun pericolo Nessun allarmismo, insomma, anche se l’episodio di questi giorni rappresenta, per così dire, la prova regina dell’arrivo del lupo nel basso ferrarese, dopo che nel mese di marzo scorso, lungo la superstrada, all’altezza dello svincolo di Masi San Giacomo, un altro esemplare era stato investito da un veicolo in transito. «Il lupo deve aver aggredito alle spalle il daino, una giovane femmina dell’apparente età di due anni – prosegue Alessandro Pozzati del Cras – e magari lo ha rincorso prima di riuscire ad azzannarlo all’altezza del collo e da predatore carnivoro, ha poi cercato di alimentarsi, ma l’arrivo di qualcuno o qualche cosa deve averlo spaventato ed è scappato. Un caso analogo è avvenuto a Ferrara, nella zona produttiva di Diamantina ed è stato filmato dalle videocamere di un’azienda, che hanno ripreso un capriolo raggiunto da un lupo».

Tra Mesola e Pomposa, nelle scorse settimane sono stati recuperati anche tre sciacalli, rimasti a bordo strada, dopo esser stati colpiti mortalmente da veicoli in transito lungo la statale Romea. «Anche gli sciacalli sono predatori – conclude Pozzati – e colpiscono anche prede morte, ma prediligono piccoli animali come lepri, fagiani, mentre il lupo punta su prede alla sua portata».

I monitoraggi sul ritorno dei lupi nel Mezzano e nell’intero comprensorio deltizio sono stati avviati dalla Regione nel 2020, sotto il coordinamento di Ispra, con il coinvolgimento dell’Ente Parco e dei carabinieri forestali. l


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