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Ferrara, sul decesso della ristoratrice si attende l’esito dell’autopsia

Ferrara, sul decesso della ristoratrice si attende l’esito dell’autopsia<br type="_moz" />

Diffuso cordoglio per la titolare di “Cusina e butega”. La vicinanza di Ascom alla famiglia. Il senatore Balboni: "Chiarire le circostanze della morte"

18 dicembre 2023
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Ferrara La morte di Noretta “Eleonora” Masiero, contitolare del ristorante “Cusina e butega” ha suscitato grande cordoglio in città. La sua improvvisa scomparsa ha gelato i tanti clienti affezionati del locale e chi l’ha conosciuta personalmente. Attestazioni di vicinanza sono giunte ai dipendenti, al socio di una vita, Ennio Occhiali, alla famiglia. Le circostanze del decesso, avvenuto dopo le dimissioni dall’ospedale, hanno lasciato qualche dubbio che viene valutato in queste ore. Per questo motivo non è ancora nota la data del funerale: da quanto si è appreso si attende l’esito dell’autopsia per capire se la scomparsa della ristoratrice è attribuibile ad un evento imprevedibile e indipendente da responsabilità di tipo professionale.

Noretta Masiero era stata infatti visitata e sottoposta a diversi esami clinici (elettrocardiogrammi, eco cardio e prelievi ematici) in pronto soccorso, al Sant’Anna, tra la notte di venerdì e sabato mattina, a causa di dolori che avevano fatto pensare ad un possibile problema cardiaco. Sette ore dopo l’ingresso, le dimissioni e il rientro a casa. Nel primo pomeriggio di sabato, dopo pranzo, il malore che non le ha lasciato scampo. L’autopsia potrebbe aiutare a chiarire se la diagnosi con cui è stata dimessa la paziente era corretta o presentava lacune. Intanto le associazioni Ascom e Fipe Confcommercio Ferrara hanno ricordato «la socia storica di Cusina e Butega. Vogliamo ringraziarla per il Suo lavoro nel corso degli anni, per il suo significativo quanto concreto contributo alla conoscenza e diffusione della nostra più autentica tradizione enogastronomica tra Ferrara e Bologna». Il ristorante «rappresenta un’autentica e indiscussa eccellenza per il panorama della nostra cucina più tipica e Noretta – la conclusione – è stata un bell’esempio esempio di professionalità e passione».

Il senatore Alberto Balboni la descrive così: «Persona di rara umanità e straordinaria imprenditrice della qualità e delle nostre tradizioni, punto di riferimento della ristorazione in città e non solo insieme al collega Ennio. Sentirò la sua mancanza, soprattutto del suo gentile sorriso che mai le mancava anche nelle avversità più difficili. Spero che le autorità competenti diano al più presto ogni doverosa spiegazione in merito alle circostanze della sua morte». l

Gi.Ca.

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