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Una sfida per la scuola

Ferrara, bimbo autistico da inserire: «Aula ad hoc e formazione»

Stefano Ciervo
Ferrara, bimbo autistico da inserire: «Aula ad hoc e formazione»

Accordo per evitare la causa: gli impegni per Comune e Miur

20 dicembre 2023
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Ferrara La vicenda era iniziata nell’aprile scorso come una causa in tribunale contro ministero dell’Istruzione e Comune, per ottenere un risarcimento per i danni subiti a causa della mancata assistenza al loro figlio autistico, oltre che il ripristino delle condizioni adeguate per la sua frequenza scolastica. È finita, ieri mattina sempre nell’aula di un tribunale, con un accordo tra le parti che potrebbe diventare un caso-pilota a livello nazionale di come si tratta l’inserimento scolastico di un bambino con problemi di questo tipo, e delle risorse di ogni genere, professionali e strutturali, che sono necessarie. Si va infatti dalla piena disponibilità d’insegnanti specializzati alla formazione di tutto il personale educativo, fino ad un’organizzazione oraria ad hoc e un’aula a disposizione per lezioni individuali, adeguatamente ristrutturata per le specifiche esigenze del 12enne.

Il ministero La transazione è ratificata il 19 dicembre dalla giunta comunale. Sono dettagliati gli impegni di competenza del ministero e della stessa amministrazione, in cambio dei quali la famiglia rinuncia all’azione risarcitoria.

Il Miur deve «individuare un nuovo istituto scolastico, da parte dell’Usp, tenendo presente l’idoneità degli spazi, con il benestare dei genitori», all’interno del quale individuare «uno spazio accogliente per il bambino e che permetta una sua inclusione con il resto della classe; la nuova aula, posta di fianco alla classe del minore, avrà la funzione sia di luogo dove poter lavorare sia di spazio ove poter interagire con i compagni nella logica di un percorso inclusivo seppur rispettoso dei tempi di adattamento e delle esigenze del minore».

Inoltre il ministero dovrà garantire «organizzazione oraria, modulata tenendo presente le peculiarità del minore con una frequenza iniziale di non più di 20 ore settimanali, fino a 25 ore settimanali, quando ci saranno le condizioni di ampliare la frequenza»; confermare il sostegno massimo previsto per l’alunno, cioè 18 ore di organico di sostegno statale), con garanzia di un affiancamento per tutte le ore di frequenza con la possibilità di momenti di compresenza fra insegnanti statali (deroga di 18 ore settimanali) e personale educativo». Il ragazzo dovrà poter visitare prima la nuova scuola, per conoscere i nuovi ambienti e i nuovi docenti, secondo modalità concordate con la neuropsichiatria e la made del minore. Sono previsti inoltre momenti di formazione per i futuri compagni di classe, e l’attribuzione di una somma allo Sportello autismo dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri, per supportare la futura scuola nella progettazione dell’inclusione scolastica.

Il Comune Dovrà individuare un’educatrice con formazione Aba, che sarà presente a scuola per trenta ore settimanali in modo da poter essere di riferimento del ragazzo in caso di crisi, con l’impegno a introdurre, nel prossimo anno scolastico, una formazione specifica su autismo e tecniche comportamentali d’intervento «per l’intero comparto educativo»; anche le due collaboratrici scolastiche che lavorano nel piano della classe del minore, inoltre, dovranno partecipare alla formazione specifica per gli insegnanti ed educatori.

Toccherà infine al Comune, competente per la dotazione edilizia delle scuole elementari e medie oltre che per il sostegno integrativo, allestire «una nuova aula per attività individuali del bambino con la conseguente adozione di accorgimenti architettonici di messa in sicurezza del nuovo spazio, mediante ripavimentazione e applicazione di materiale morbido alle pareti laterali». l

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