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Ferrara, banda del buco: condannati anche gli ultimi cinque imputati

Alessandra Mura
Ferrara, banda del buco: condannati anche gli ultimi cinque imputati

Partivano da Ferrara per compiere razzie in città, Bologna, Reggio e Modena

20 dicembre 2023
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Ferrara Tutti condannati gli ultimi cinque imputati della "banda del buco", che partiva da Ferrara per compiere di notte razzie in tutta la regione, dal Ferrarese fino a Ravenna, Reggio Emilia, Bologna e Modena. Rubavano da cantine, garage, appartamenti e auto, soprattutto biciclette ma non solo: elettrodomestici, batterie, attrezzi, navigatori satellitari. Tutta merce che veniva poi portata in un’abitazione di corso Piave per essere inviata nei Paesi dell’Est e piazzata sul mercato nero. Ben 55 le razzie compiute in giro per l’Emilia tra il 2016 e il 2017 e interrotte dalle indagini dei carabinieri coordinate dalla procura di Ferrara (pubblico ministero Ciro Alberto Savino). Indagini e accertamenti che avevano portato a individuare sedici componenti del sodalizio criminale che con le sue scorribande aveva tenuto in scacco mezza regione.

Per alcuni il processo si era già chiuso con condanne o patteggiamenti, restavano da definire le ultime cinque posizioni per reati che andavano dal furto aggravato alla ricettazione. La procura aveva chiesto condanne tra i quattro mesi e i quattro anni, richieste sostanzialmente accolte dal giudice Sandra Lepore. Dunque, tre anni e 8 mesi a Maksim Lobas, detto "Vasja", polacco di 41 anni, ritenuto uno degli esponenti di spicco della banda, coinvolto in numerosi episodi di furto aggravato e ricettazione. Lobas fra l’altro aveva risposto alle domande del giudice in videoconferenza, perché già in carcere per altre vicende. Tre anni a Lyudmyla Zhyklina, ucraina di 62 anni, a cui erano contestati numerosi episodi di ricettazione. Era lei infatti ad aver preso in affitto l’immobile di corso Piave in cui veniva portata e nascosta tutta la merce rubata, in attesa di poterla trasportare in Polonia, Ucraina e Moldavia per essere poi rivenduta. Per Mihail Balan, trentenne moldavo la condanna è stata di sei mesi; tre mesi a Sergii Valovenko, detto "Kharkovskii", ucraino di 36 anni; condannato anche Ivan Anghel, moldavo 36enne, per il quale la procura aveva chiesto 8 mesi.