Ferrara, con Areajob sbarca la settimana corta
Quattro giorni di lavoro a stipendio pieno. Adesione totale
Ferrara La settimana corta sbarca anche a Ferrara. Avanguardia “scandinava” su questo fronte, non a caso, un’agenzia di somministrazione del lavoro, l’Areajob di via De André, i cui addetti hanno aderito «con entusiasmo» alla possibilità offerta dalla casa madre di andare in ufficio dall’anno prossimo solo quattro giorni alla settimana, a parità di stipendio. «Una scelta che abbiamo preso come iniziativa autonoma aziendale, senza passare per accordi sindacali, con l’obiettivo di rendere bello e interessante il luogo di lavoro - spiega Arcangelo Neri (Areajob) - nella convinzione che questo aiuti le relazioni e valorizzi al massimo le capacità dei nostri dipendenti. Per scegliere lo strumento siamo passati per un’indagine interna sui benefit più graditi, e la stragrande maggioranza dei nostri addetti ha indicato al primo posto la flessibilità di orario e la disponibilità di tempo per loro». Non può non avere inciso l’età media bassa degli addetti del gruppo, circa 30 anni, a conferma di come l’atteggiamento nei confronti del lavoro delle giovani generazioni sia profondamente mutato dopo il Covid.
Dal 15 gennaio 2024 quindi per tutto il gruppo di lavorerà quattro giorni su sette, cioè 32 ore invece di 40, a parità di stipendio, su base facoltativa. L’organizzazione sarà «tendenzialmente a rotazione», informa Neri, cioè il giorno di riposo non sarà sempre lo stesso di settimana in settimana, a programmazione bimestrale. «Siamo convinti - è la conclusione del manager - che i nostri collaboratori si gioveranno di questa soluzione, e anche la loro produttività nei giorni di lavoro ne trarrà beneficio».
Basta parlare con gli addetti della filiale ferrarese, del resto, per comprendere quanto la novità sia stata ben recepita. «Aderirò senza alcun dubbio alla proposta dell’azienda - dice Arianna, 28 anni - Il giorno in più da dedicare a se stessi è una beneficio importante, tanto più a parità di salario. Non c’è timore che i giorni di lavoro diventino poi stressanti, riducendo così gli effetti positivi? No, anche perché l’azienda ha studiato la maniera di riorganizzarci al meglio». Per Viola, 33 anni, la più esperta dei quattro addetti di Ferrara, «è un’esperienza che va assolutamente fatta, anche per sperimentare quanto l’azienda ha voluto riconoscerci. Stiamo informando tutti, clienti e non, della novità, “non sapete come v’invidiamo” è la reazione comune».