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Furti di rame nei cimiteri di Argenta: «Impossibile sorvegliarli tutti»

Furti di rame nei cimiteri di Argenta: «Impossibile sorvegliarli tutti»

L’ultimo caso in cappelle private: si torna a consigliare altri materiali

21 dicembre 2023
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Argenta «Non è pensabile adottare misure con sistemi di videosorveglianza o personale specifico per i 12 cimiteri presenti nel nostro comune». Con questa risposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Sauro Borea, si chiude il caso dell’ultimo furto di rame avvenuto al cimitero di Argenta, a 15 anni di distanza da quando tali furti erano all’ordine del giorno. Raccontammo lo scorso 1 novembre di nove cappelle depredate, interessate 27 famiglie che si sono viste i tetti scoperchiati con danni di alcune migliaia di euro. Due settimane dopo l’interrogazione del

gruppo Lega Salvini Premier Argenta: «Si è appreso che nei primi giorni di novembre si sono verificati alcuni episodi di furto e danneggiamento al cimitero di Argenta - scrivono i consiglieri -. Tanto premesso, si interroga l’assessore competente per sapere: l’entità del danno o il valore dei beni sottratti o danneggiati; se (e in che data) è stata sporta denuncia agli organi di polizia e se (e in che data) è stata data comunicazione ai titolari delle concessioni cimiteriali interessate dai suddetti episodi; se, in base al regolamento cimiteriale, in capo all’amministrazione comunale o in capo alla società partecipata Soelia è stabilito un obbligo di custodia e quindi una qualsivoglia responsabilità in merito a furti o sottrazioni; se, in ogni caso, l’amministrazione o la società partecipata abbiano stipulato polizze assicurative che coprano i danni provocati da tali episodi; come l’amministrazione o la società partecipata pensano di fronteggiare per il futuro tali episodi». In consiglio la lunga risposta di Borea, ribadendo come il furto, «ha riguardato unicamente cappelle gentilizie private di famiglie che hanno ottenuto il terreno in concessione per una durata di 99 anni, sul quale hanno poi edificato le rispettive costruzioni. L’entità del danno e/o il valore dei beni sottratti o danneggiati non è rilevabile: ci sono infatti concessionari o aventi titolo che al catasto cimiteriale non sono regolarmente censiti e quindi risultano irreperibili». E, ancora: «In considerazione di un contenimento della spesa di gestione dei cimiteri, che, per tutta una

serie di motivazioni, ha subìto e continua a subire, negli ultimi anni, una drastica riduzione delle entrate, a partire dal 2002, non è previsto il custode cimiteriale. Fin dai primi furti di rame, risalenti al 2009, è stato installato un faro che illumina a giorno il cimitero. Oltre a ciò, dal 2003 sono stati attivati i cancelli automatizzati, che nel periodo invernale chiudono alle 18. Per quanto riguarda le polizze assicurative, trattandosi di sole cappelle private costruite in ambito demaniale, non vengono ricomprese mai dalle compagnie assicurative in polizze dedicate, che ci sono e riguardano le strutture comunali». Infine: «Sin dai primi furti di rame nei cimiteri, i referenti di Secif hanno suggerito ai vari proprietari l’opportunità di asportare in autonomia il rame e sostituirlo con lattoneria alternativa».