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Carbone alle scuole ferraresi: altre due fusioni “indigeste”

Stefano Ciervo
Carbone alle scuole ferraresi: altre due fusioni “indigeste”

Blitz natalizio: geometri, ragionieri e Liceo artistico in un solo istituto. Si oppone anche l’Ufficio scolastico. A Cento coinvolti tre comprensivi

24 dicembre 2023
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Ferrara Natale con il carbone per la scuola ferrarese. Sotto l’albero, infatti, diversi istituti di Ferrara e Cento hanno trovato una proposta di accorpamento poco digeribile per molti, compreso l’Ufficio scolastico provinciale almeno nel caso del capoluogo. Qui infatti il ministero, attraverso Regione e Provincia, vuole fondere addirittura due istituti come Bachelet e Aleotti, con incorporato Liceo artistico Dossi, mettendo sotto lo stesso cappello ragionieri, geometri e aspiranti artisti. L’altra fusione richiesta è tra il comprensivo 3 di Renazzo e il 4 di Cento, che coinvolge anche l’Ic2 in sei frazioni e rischia di tagliare posti di lavoro e, in prospettiva, anche plessi. Nelle ultime ore di apertura pre-natalizia, quindi, c’è stato un ribollire di riunioni straordinarie nelle varie scuole, in vista della riunione della Commissione di concertazione del 27 dicembre, mentre la Cgil scuola è uscita allo scoperto bocciando il progetto già a livello regionale, dove sono venti le scuole a rischio di fusione: tutte quelle al di sotto dei 900 iscritti.

LA PROPOSTA

Il nuovo assetto prevede appunto la fusione dell’Aleotti con il Bachelet: il primo ha 136 iscritti, più i 657 del Dossi, già accorpati, mentre il secondo può contare su 781 allievi. Il nuovo istituto nascerebbe nel settembre 2024, dunque, con 1.574 studenti. Ha già espresso parere negativo lo stesso Usp sia per le dirigenze scolastiche, entrambe titolari e ad inizio d’incarico triennale, che diventerebbero una sola; sia per la nuova offerta formativa, «si creerebbe un istituto che offre Liceo artistico, istruzione tecnica di settore tecnologico, istruzione tecnica di settore economico», poco comprensibile. Anche la continuità amministrativa sarebbe messa a repentaglio. A Cento, poi, l’operazione è ancora più complessa perché coinvolge elementari e medie di Renazzo, infanzia ed elementari di Bevilacqua, infanzia-elementari-medie di Casumaro; poi infanzia e primaria sia di Reno Centese che di Dodici Morelli. Il plesso di Corporeno viene poi spostato dall’Ic 4 e accorpato all’Ic2 “Pascoli”.

LE REAZIONI

A livello regionale Monica Ottaviani (Flc Cgil) ricorda il ricorso al Tar contro il piano governativo (giudizio di merito a febbraio 2024), ma il rigetto di simili ricorsi ha indotto la Regione ad accelerare, chiedendo alle Province di operare le prime dieci fusioni. «Questo piano taglia presidi democratici e posti di lavoro, toglie risorse finanziarie e professionali alla scuola pubblica statale, un vero e proprio stravolgimento» conclude la Cgil, annunciando barricate. A livello provinciale i primi conteggi indicano in 8 educatrici, 9 collaboratori scolastici e 5 assistenti amministrativi in meno, oltre a 2 dirigenti e 2 direttori amministrativi. Non tutte le Province emiliane stanno comunque procedendo in questo senso.