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Il caso

Ruina, l’agricoltura 4.0 attira i ladri

Marcello Pulidori

	Daniele Piton, imprenditore agricolo
Daniele Piton, imprenditore agricolo

Colpi nelle imprese agricole dove spariscono strumenti di ultima generazione. L’appello di un proprietario colpito: «Guardiamoci attorno, o sarà sempre peggio»

25 dicembre 2023
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Ruina Ancora furti nelle aziende agricole. Nel mirino dei ladri, in quelli che hanno tutta l’aria di essere furti su commissione, non ci sono soltanto "vecchi" trattori e attrezzi da magazzino. Il cuore del bottino è costituito da monitor, antenne satellitari, schermi, macchine modernissime di cui l’altrettanto moderna agricoltura si nutre. Si tratta di furti che hanno uno "spirito" nuovo e che riguardano attrezzature all’avanguardia. E va da sé, di conseguenza, che si tratti, per chi patisce questi furti, di perdite economiche molto rilevanti che superano abbondantemente i 10mila euro, tanto per dare un’idea. Un caso scoppiato inevitabilmente anche sui social dove alcuni giorni fa è comparso questo annuncio: "Si segnalano furti di attrezzature di officina, gasolio, antenne/monitor satellitari in diverse aziende del territorio. Attenzione". A lanciare l’allarme, nei giorni scorsi, è stato Daniele Pinton, uno degli imprenditori colpiti da questa nuova escalation di razzie. Daniele è il titolare dell’impresa agricola che porta il suo nome e che si trova in via della Sbarra, a Boara. Qui si trova il centro aziendale, il quartier generale dell’azienda da cui partono gli input per l’intero ciclo della produzione e della lavorazione.

L’EPISODIO

Ed è proprio da qui, dall’interno dei due capannoni di Pinton, che i ladri hanno portato via 8 antenne satellitari, 7 monitor di macchine agricole, chiavi automatiche e altri utensili "minori". L’azienda agricola, oltre alla coltivazione di bietole, effettua lavorazioni per conto terzi come aratura e trebbiatura, chiaramente con mezzi propri. «Purtroppo siamo in una situazione di questo tipo - dice Daniele raccontando quello che gli è capitato -. Oggi i macchinari sono tutti moderni e molto costosi. È la prima volta che mi capita, ma posso dire con relativa sicurezza che si tratta di furti su commissione, visto che chi ha perpetrato questi colpi lo ha fatto sapendo fin troppo bene dove mettere le mani. Siamo tutti molto preoccupati - prosegue Pinton -, perché questi furti hanno colpito anche altre aziende agricole e la tensione è molto alta». Ma Daniele non si rassegna e pensa che proprio il farsi prima voce della denuncia possa servire ad affrontare la nuova emergenza: «Ormai siamo in tempi in cui non basta più avere un antifurto, forse ancora più importante è la rete di aiuto che possiamo creare tra noi imprenditori cercando di segnalare nel modo più puntuale situazioni che ci possono apparire strane, persone sospette e tutto quello che può consentirci di individuare i responsabili».