La Nuova Ferrara

Ferrara

L’esposizione

Ferrara, in via Cortevecchia un presepe firmato da Flavia Franceschini

Ferrara, in via Cortevecchia un presepe firmato da Flavia Franceschini

L’artista è l’autrice della Natività esposta nel fossato del Castello

26 dicembre 2023
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Ferrara Molti ferraresi ricorderanno una “bottega” insolita per la nostra città di pianura, in cui non di ceramica ma di legno erano i mille oggetti creati dalla fantasia e dalle mani di due ragazze. È esistita per quindici anni, dal 1980 al '95, prima in corso Porta Reno e poi nel suggestivo vicolo Cornuda, in fondo al quale da qualche anno è aperto il varco per accedere attraverso le corti al bel Palazzo Bevilacqua Costabili, che ha la facciata su via Voltapaletto.

Era cosa rara, infatti, che due giovani donne lavorassero con sgorbie e mazzuoli, e con questi affrontassero grandi tronchi nei simposi di scultura, come da tradizione alpina, e questa originalità attirava la visita e le lodi di tanti importanti ospiti di passaggio in città, tra cui Michelangelo Antonioni. Prima del Natale, “Cose di legno” era colma di scorci ferraresi, incisi, traforati, dipinti, figure sacre scolpite nel profumatissimo cirmolo e sul vicolo veniva esposto un Presepe composto da vari personaggi a grandezza naturale, opera di una delle due artigiane e artiste: Flavia Franceschini.

Questo gruppo, esposto molti anni fa anche nella basilica di Santa Maria in Vado, è ora visibile, fino all'Epifania, nella vetrina della storica farmacia Calzolari, in via Cortevecchia. E un piccolo biglietto, alla base delle figure, racconta ai passanti che l'autrice è la stessa del Presepe che immaginiamo che tutti i ferraresi conoscano, perché sono ormai quarant'anni che viene riproposta la sua collocazione nell'arco di apertura dell'imbarcadero del Castello Estense. E poi, come si sa, la notte della vigilia un gruppo di nuotatori in muta subacquea porta, attraversando le gelide e nere acque del fossato, il Bambin Gesù nel posto che gli spetta, tra Maria e Giuseppe.

Il biglietto, insomma, ci svela il nome dell'autrice del Presepe che tutti conosciamo come Il Presepe dei Subacquei. Fu qualcuno appartenente a questo gruppo sportivo, originale anch'esso per una città non bagnata dal mare, ad avere l'idea di far costruire un Presepe da posizionare in quel luogo magico, per creare questa particolarissima performance natalizia. E così venne chiesto a Flavia Franceschini di creare i personaggi principali, che accogliessero il bambinello sollevato dall'acqua. Nel gruppo nato successivamente, ed ora visibile oltre la vetrina di via Cortevecchia, diversa è la composizione di personaggi, ma la tecnica è la stessa: legno compensato, prima disegnato di fantasia ma con riferimento alle figure tradizionali degli antichi dipinti, poi traforato fino a creare la sagoma e infine dipinto ad olio e protetto da una passata di cera. Materiale povero, ma che resiste, di fatto, perfettamente al tempo e all'umidità del fossato.