Da Serravalle richiamato al fronte, muore in Ucraina
Sergey Zinko, muratore di 49 anni, viveva con moglie e figli nella nostra provincia, poi la separazione e il ritorno in patria
Serravalle La notizia è arrivata con un post. Un messaggio breve, una tragedia. “Mi è giunta la triste notizia in questo sereno Natale che è venuto a mancare a causa della guerra in Ucraina un caro amico mio e di tutti che era molto conosciuto. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia di Sergey Zinko. R.i.p.”. Il post su Facebook di Davide Albieri ieri (27 dicembre) ha reso amaro il risveglio a molti serravallesi. Ma il messaggio era già stato fatto circolare anche dall’ex moglie Ludmilla, che assieme ai figli (un maschio e una femmina) di Sergey vivono tuttora a Serravalle. E nella frazione ha vissuto per tanti anni anche lui, aveva una impresa edile e si era fatto apprezzare come muratore, ma prima di tutto come uomo. «Era una brava persona, non si può morire così» dicono in tanti. E sì, perché Sergey, finita la relazione con Ludmilla pur restando in ottimi rapporti con lei e con gli amati figli, ha deciso di tornare in Ucraina e qui si è ritrovato invischiato in guerra, finendo per morire in battaglia lo scorso 21 dicembre, a soli 49 anni.
“Amara notizia dal fronte – in battaglia per l’Ucraina è stato eroicamente ucciso il nostro connazionale, il soldato Zinko Sergiy Oleksandrovich, classe 1974, nativo del villaggio Yakhnivtsi. La vita di un coraggioso guerriero è stata tagliata in prima linea il 21 dicembre 2023 in direzione Donetsk, durante l’esecuzione di missioni di combattimento legate alla tutela dell’integrità territoriale della patria. Esprimiamo sincere condoglianze alla famiglia e agli amici dell’eroe. Memoria e gloria eterna al soldato ucraino che ha difeso la patria! L’ora e la data di arrivo del corpo e i funerali dell’eroe saranno comunicati in seguito”. Questo il testo con cui martedì la pagina Facebook del municipio di Volochysk ha dato la tragica notizia. Questo paese è vicino a Leopoli, uno dei luoghi più noti a causa della guerra fra Russia e Ucraina. Il paese si trova sullo Zbruc, fiume che lo separa dal villaggio di Pidvoloys’k e che per quasi centocinquant’anni ha segnato il confine tra il mondo russo e le nazioni dell’Europa centrale.
Come detto, ieri la notizia attraverso i social si è sparsa molto velocemente e sono numerosi i messaggi di condoglianze di chi ha conosciuto il 49enne negli anni vissuti nella nostra provincia: “Mi dispiace tantissimo r.i.p. Condoglianze alla famiglia e speriamo finisca presto questa guerra” (Donatella); “Era un mio amico: ciao Sergio, Dio ti benedica” (Nilo); “Lyudmyla un abbraccio forte anche ai ragazzi” (Ildiko); “Mi dispiace moltissimo Lud. Un abbraccio a te e ai ragazzi” (Eli); “Sentite condoglianze Lud, a te e famiglia un grande abbraccio” (Sabrina). l