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Pronto soccorso e guardie mediche: «A Ferrara picchi record». Le scuse dell’Asl

Pronto soccorso e guardie mediche: «A Ferrara picchi record». Le scuse dell’Asl

Telefoni intasati, oltre mille chiamate. E nei Cau circa 200 visite al giorno

28 dicembre 2023
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Ferrara Pronto soccorso ancora sotto pressione. La curva dell’influenza, quest’anno, insieme al Covid, sta dispiegando i suoi effetti proprio in corrispondenza della fine dell’anno con la prospettiva di un’ulteriore salita a gennaio. Ed è certo ormai che il servizio di pronto soccorso non è stato l’unico ad andare in sofferenza a Natale e dintorni.

L’Asl oggi (28 dicembre) ha risposto alla paziente che aveva lamentato le difficoltà a contattare la Guardia medica da Riva del Po, avendo ricevuto risposta dopo oltre 4 ore e mezza. L’azienda si è scusata «per il disagio» e invita «l’utente, se ritiene, a rivolgersi all’Urp aziendale (tel. 0532/235605 o mail urp@ausl.fe. it) in modo da poter svolgere la necessaria istruttoria ed avere risposta specifica». Intanto annuncia che «durante tutti e quattro i giorni festivi relativi al Natale, l’attività di assistenza è stata molto rilevante, sia sul fronte dell’emergenza territoriale che dei Pronto soccorso. In particolare il servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia medica) ha ricevuto una media di 1.150 chiamate giornaliere al nuovo numero unico». L’azienda territoriale «ha utilizzato il massimo organico possibile nella Centrale unica, dotandola di 7 medici più quelli periferici, che hanno operato in sinergia. Ciò nonostante, visto l’alto numero di chiamate, i tempi d’attesa si sono dilatati, registrando una media di circa 15 minuti e un tempo medio del colloquio telefonico di circa 5 minuti. Le visite sono state in media 200 al giorno».

«Un certo numero di telefonate sono purtroppo andate perdute – prosegue l’Asl – Potrebbe essere questo il caso denunciato dalla signora (di Riva del Po, ndr). Sono già state predisposte azioni correttive con la ditta che gestisce il sistema delle chiamate in entrata, affinché il disagio non si ripeta». Anche i Cau (Centri di assistenza e urgenza per i codici sanitari più lievi) hanno registrato un gran numero di «pazienti visti: la media provinciale giornaliera è stata di 123 nei 4 Cau in provincia, con punte a Ferrara di 80 casi in 16 ore, e a Copparo di 30 in 12 ore». Ma anche per i pronto soccorso della provincia i giorni attorno a Natale sono stati tutt’altro che tranquilli. Tra mercoledì sera e oggi gli accessi si sono mantenuti decisamente elevati, dopo una breve tregua, in coincidenza col Natale.

I numeri, sia l’altra sera che oggi, sono quelli delle giornate di superlavoro: circa 90 utenti fissi tra pazienti in trattamento e pazienti in attesa. Numeri che impongono attese di ore a chi si rivolge ai servizi dell’emergenza se la motivazione non richiede un intervento impellente e tempestivo, come avviene per gli accessi con codice giallo o rosso. Ieri pomeriggio il numero dei codici rossi al Sant’Anna è salito molto, superando le dieci unità tra pazienti in attesa (1) e in trattamento (10) e rallentando notevolmente il tempo di visita per gli altri 80 e oltre utenti in coda. Una parte dei pazienti ha tempi ancora più lunghi (fino a tre giorni in sala d’attesa) in caso di ricovero (per la ricerca del posto letto) e per l’eventuale esecuzionel

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