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«A Ferrara sogno di creare un polo produttivo del cinema»

Davide Bonesi
«A Ferrara sogno di creare un polo produttivo del cinema»

29 dicembre 2023
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Ferrara Ha iniziato nel 1997 e da allora ha lavorato in qualcosa come 88 film da attore e 32 da stuntman. Sulla soglia dei 50 anni il ferrarese Michael Segal non si ferma un attimo, anche se portato in particolare per i film d’azione si trova a lavorare quasi esclusivamente su set all’estero, visto che questo genere in Italia proprio non viene trattato. E sarà proprio lui i prossimi 20 e 21 gennaio a tenere un corso intensivo per esplorare il mondo del cinema. Un corso organizzato in collaborazione con l’insegnante di teatro Roberta Marrelli al centro sociale “Il parco” in via Canapa 4, a Ferrara.

Le iscrizioni sono state chiuse in breve tempo, raggiunto il numero di 16 partecipanti, «il numero necessario per spiegare bene i vari temi trattatati - ci dice Marrelli -. Di corsi ne organizzo tanti, ma lavoro soprattutto in ottica palco per il teatro, con Michael mi piaceva approfondire cosa succede quando si è davanti a una telecamera».

Segal, peraltro, nel 2016 ha dato vita alla casa di produzione cinematografica Pme (Permanent memories entertainment), con la quale ha iniziato girando in particolare film d’azione e horror, con i primi soggetti scritti dallo stesso attore, il quale è anche prolifico autore di romanzi.

«Il 17 dicembre - spiega Segal - c’è stato un incontro esplorativo in vista della due giorni di corso, perché volevo incontrare i partecipanti. Premesso che non posso trasformare una persona in attore in soli due giorni, posso però spiegare cosa accade nella realizzazione di un film, dalle tecniche di regia alle tante persone che lavorano sul set fino al linguaggio del cinema. E non è l’unico obiettivo del progetto...».

Segal, infatti, ha dalla sua un’ampia conoscenza del mondo del cinema indipendente e arriva da un 2023 particolarmente prolifico. «Sono in contatto con un produttore americano che produce molti film e documentari on demand, per le piattaforme, vedi Netflix. Solo quest’anno ne ha realizzato cento e cento, d’altronde le piattaforme oltre a proporre film e serie internazionali hanno anche l’obbligo di proporre prodotti originali di ogni Paese dove si trovano e questo non è semplice a fare. Per questo si affidano a esterni, si pensi solo che lavoro con un gruppo in Toscana con cui abbiamo realizzato nel 2023 dieci film e altrettanti documentari. Non siamo un cast, bensì una vera e propria crew, con tutte le figure necessarie. Penso che a Ferrara ci siano le basi per poter realizzare una cosa simile. D’altronde, negli ultimi anni nella nostra provincia sono stati girati film e fiction, penso poi all’amica regista Lyda Patitucci che ha vinto il prestigioso premio “Petri” col suo ultimo film. Ecco, questo corso è un primo passo per vedere se nella nostra città si possono trovare le figure necessarie a creare un polo produttivo. E se è vero che in Italia non facciamo film d’azione, è però anche vero che le nostre agenzie di stuntman sono fra le più ricercate al mondo».