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Ferrara, Ferragni, gioielli scontati ma i clienti non arrivano: «C’è insofferenza per lei»

Giovanna Corrieri
Ferrara, Ferragni, gioielli scontati ma i clienti non arrivano: «C’è insofferenza per lei»

Alla gioielleria Baravelli vengono proposti a prezzi scontati ma non basta.

31 dicembre 2023
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Ferrara Quando la gioielleria Bavarelli di corso Porta Reno, a Ferrara, ha deciso qualche tempo fa di cominciare a vendere anche i gioielli di Chiara Ferragni le aspettative erano molto alte. L’obiettivo dichiarato era avere la fila fuori dal negozio per i prodotti di un’influencer da 30 milioni di followers. Ma tutto questo non è mai avvenuto, nel tempo si è anzi scoperta anche una certa “insofferenza” per quel tipo di marchio, e tutto questo molto prima del caso Balocco, «che forse ha toccato più noi che la gente», è la riflessione della gioielleria.

Da prima di Natale Bavarelli ha annunciato sconti fino al 50% sul marchio Morellato-Ferragni che avevano fatto pensare ad una reazione proprio al caso Balocco, «certo la goccia che ha fatto traboccare il vaso ma le motivazioni vanno al di là dell’episodio e sono di tipo soprattutto commerciale» è la precisazione, come la scelta, del resto, di non proporre più quest’offerta in negozio in futuro.

«Di certo non si smette di vendere qualcosa che attira e infatti non si è mai venduto come erano le aspettative. Io stesso sono rimasto sorpreso, da quando ho il prodotto, dal fatto che non risultasse simpatica a molti. Ti chiedi come mai abbia tutti questi followers e poi, senza esagerare, il 70% della gente quando lo vendi come prodotto Ferragni ti dice che non lo vuole: è più facile vendere il prodotto senza una marca. E fin dall’inizio ho notato questa poca simpatia che ha verso il cliente finale».

All’inizio però erano appunto le aspettative della gioielleria a essere ben diverse: «Quando erano venuti a vedere il negozio, che doveva essere approvato dal suo staff altrimenti non ti avrebbero dato il prodotto, l’idea era di avere la fila fuori dal negozio, idea che avevano tutti quelli che hanno sposato questa idea. In realtà si è venduto ma molto lontano dalle aspettative. In un primo momento si era anche venduto bene vista la novità poi se dicevi Ferragni allora ti dicevano che non lo volevano perché era antipatica».

Adesso, dopo il caso Balocco, il prodotto «lo vengono a prendere ma solo perché è scontato, di quello che ha fatto non importa niente a nessuno, dà più fastidio a noi commercianti. Nessuno mi dice non lo prendo per questo caso. Questo è quello che noto io». Una semplice scelta dovuta quindi all’offerta, se la collana Ferragni risulta più economica di un’altra magari simile allora chi frequenta la gioielleria Bavarelli opta per l’opzione dell’influencer. Da un punto di vista commerciale, «il loro errore è rimanere troppo bassi con i prezzi. Io avrei fatto un prodotto più prezioso, magari anche in argento invece che farlo in questa lega anallergica, e i prezzi un po’ più alti. Doveva proprio creare la voglia di avere il suo gioiello, ma tutto doveva partire da un prezzo più alto».