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Ferrara, incendi a raffica in via Santa Caterina. I vicini: «Non sappiamo più che fare»

Ferrara, incendi a raffica in via Santa Caterina. I vicini: «Non sappiamo più che fare»

Abitanti della strada “prigionieri” dei roghi, quattro solo venerdì. Continui interventi di forze dell’ordine e pompieri, ma una soluzione sembra difficile

31 dicembre 2023
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Ferrara Ed è stata una sequenza di incendi a raffica negli ultimi giorni, in via Santa Caterina da Siena, a Ferrara. Immobili e cassonetti, una escalation che semina paura tra i residenti. Nessuno sembra capace di fare nulla, intanto la preoccupazione tra i vicini sale, timorosi che ciò che finora è andato “bene”, in un domani non così lontano possa essere visto come l’incipit di una tragedia evitabile.

Parliamo della situazione della strada dove, negli ultimi giorni, sembra essersi esacerbata una situazione di palese difficoltà esistenziale da parte di uno dei residenti, che più volte ha acceso dei fuochi all’interno della propria abitazione - solo l’altro ieri (29 dicembre) ci sono stati quattro interventi dei Vigili del fuoco, l’ultimo di notte per un tendone incendiato su un balcone, e qualche giorno prima era stato segnalato del fumo che fuoriusciva dalla cantina, stipata di oggetti - posta all’incrocio con via del Pavone.

L’uomo è noto alle forze dell’ordine, dalla Polizia di Stato (che da mesi ha elaborato una corposa informativa) ai Carabinieri, passando per la Polizia locale, che però sembrano avere le mani legate dal punto di vista di un intervento legato alla prevenzione e sicurezza, tant’è che sia dalla comando di via Tassoni che dalla Questura si è cercato di coinvolgere le strutture sanitarie, affinché il caso venga affrontato anche, se non soprattutto, sotto questo delicato aspetto.

L’episodio di venerdì sera ha richiamato di nuovo molta attenzione: dopo aver appiccato il fuoco al tendone del balcone, l’uomo ha iniziato a urlare, a gridare bestemmie, a chiedere che qualcuno chiamasse il 118 (e alla fine è stato portato all’ospedale per un principio di intossicazione). Proprio quest’ultima richiesta caratterizza una situazione delicata: i vicini più volte hanno ricevuto richieste d’aiuto, anche con dei bigliettini posti nelle cassette delle lettere, come avvenuto mesi fa, quando nell’abitazione dell’uomo si era “installato” un ospite, uno straniero, che sembrava aver messo sotto scacco l’uomo. Proprio in quel periodo l’abitazione, raccontano i vicini, era oggetto di un via vai di persone: «Venivano anche dei ragazzini - racconta un residente-, ma ho visto anche un signore distinto con un bambino, e un altro signore, anche lui all’apparenza distinto, che quando mi ha visto ha fatto finta di aprire il cancello con delle chiavi, ma quel cancello è rotto da tempo». Quella situazione sembra essere stata risolta dopo un blitz delle forze dell’ordine, ma il disagio non è terminato: «Siamo preoccupati, con gli altri vicini siamo d’accordo per chiamare subito i pompieri appena vediamo anche solo un po’ di fumo». Al momento non sembrano esserci utenze attive nell’abitazione, ma in passato si è sospettato di allacci abusivi all’acqua e soprattutto al gas, con relativi rischi.

Appare probabile che le intemperie dell’uomo siano collegate anche alla serie di roghi che si sono verificati nei mesi estivi in tutta la zona: da “innocui” incendi di cassonetti e cassette postali, alla ben più seria distruzione dello scooter dell’attivista ambientalista Marco Falciano in via XXV Aprile. Adottare misure cautelari per tali episodi non è forse possibile e il provvedimento di ammonimento ricevuto dall’uomo non ha sortito effetti, ma è chiaro che, sia per il suo bene che per il benessere e la tranquillità del vicinato, un rimedio va trovato dalle istituzioni e va trovato al più presto, prima che l’escalation tocchi un punto di non ritorno.

La storia ha delle radici nell’abuso di sostanze, e purtroppo ha conosciuto anche un passaggio familiare drammatico, con l’anziana madre dell’uomo che è andata via dalla propria casa, esasperata dalle continue richieste di denaro da parte del figlio e dalle sue urla e minacce. Tra le quali, quella di distruggere tutto e dare fuoco all’abitazione.

Daniele Oppo

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