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Sicurezza stradale

Argenta, nuovo autovelox fisso lungo il “tratto della morte”

Fabio Terminali
Argenta, nuovo autovelox fisso lungo il “tratto della morte”

Controllo della velocità in via Matteotti, teatro di molti incidenti

01 gennaio 2024
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Argenta Arriverà un velox, oltre a un guardrail, sul tratto di via Matteotti che nel corso degli ultimi anni si è fatto drammaticamente notare per i numerosi incidenti, alcuni mortali. Lo ha deciso l’ultima riunione della giunta dell’Unione Valli e Delizie, al cui interno il sindaco di Argenta ricopre il ruolo di assessore ai lavori pubblici. È stato dato mandato agli uffici di avviare l’iter per farne richiesta alla Prefettura. Nei circa 800 metri che vanno dall’incrocio con via Nugaroni fino alla curva situata prima del santuario della Celletta, sul lato sinistro il guardrail potrebbe essere posizionato già entro il mese di gennaio. Sarà una tipologia di protezione salva motociclisti, in quanto in caso di scivolate si evita ai conducenti delle due ruote di finirci incastrato o tagliato, causando lesioni anche mortali. Per l’autovelox i tempi dovrebbero essere un po’ più lunghi, comunque la decisione è presa.

L’Unione, nel documento approvato, cita l’attivazione, nel luglio 2016 dell’autovelox collocato nella zona della Celletta: «L’efficacia di questa strumentazione è di tutta evidenza, essendosi oggettivamente azzerati gli incidenti che ne facevano il tratto più tragicamente problematico per la sicurezza stradale del territorio del comune di Argenta, diminuendo le velocità e aumentando l’attenzione degli utenti della strada». Tuttavia, «il problema sicurezza permane e si è spostato altrove o su tratti di viabilità alternativa», in primis su via Matteotti. Ecco quindi la necessità di un approfondimento e la scelta dell’autovelox bis. Da non assumere, prosegue il documento dell’Unione, come «un indiscriminato strumento di repressione - il che sarebbe foriero di disvalore etico e sociale - ma come strategico supporto alle politiche di sicurezza dell’Unione stessa e ben sapendo che l’utilizzo di dette strumentazioni non incontra, per motivi di varia natura, un unanime consenso da parte di una comunità portatrice di interessi diversificati». Il riferimento è alla pillola amara delle migliaia di multe scaturite dall’autovelox della Celletta. Ma l’obiettivo della sicurezza stradale, e delle vite umane da salvare, vien prima di ogni

altro discorso.