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Poggio Renatico, la Elenos riparte dopo la crisi

Poggio Renatico, la Elenos riparte dopo la crisi

Con il nuovo prodotto Quick Block l’azienda leader nel campo delle telecomunicazioni punta a risollevarsi dopo aver dovuto ricorrere per la prima volta alla cassa integrazione in oltre 40 anni di attività

02 gennaio 2024
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Poggio Renatico Un nuovo prodotto per rilanciarsi dopo la grossa crisi che ha portato l’azienda a dover usare la cassa integrazione per la prima volta in quarant’anni di attività. Con Quick Block la Elenos di Poggio Renatico  – leader mondiale nel campo del broadcasting (trasmissione radio e tv e tecnologie annesse, ndr) – punta a ripartire e guarda al 2024 con ottimismo. 

A QuickBlock (modello per la combinazione di trasmettitori Fm, Hd Radio di quasi tutte le potenze, ndr) viene affidata l’uscita dalla prima crisi, vissuta nel 2023. Complici il difficile reperimento di materie prime, che si è tradotto in mancate consegne e quindi depauperamento delle entrate, Elenos Group ha dovuto fare ricorso – per la prima volta, come spiega il Presidente e titolare, Leonardo Busi – alla cassa integrazione per i suoi circa 90 dipendenti. «Una fase delicata e sofferta - ammette Busi - che non si vorrebbe mai vivere».


Da Mediaset a Rtl passando per funzionari del Ministero delle Telecomunicazioni, alla presentazione, tenutasi in sede, a Poggio Renatico, c’erano tutti. E se l’evento si è tenuto un mese fa, sono i successivi riscontri a dare ossigeno, umano ed economico, ad Elenos. «Non abbiamo rinunciato a un prodotto di qualità, tecnologicamente rivoluzionario, anche in prospettiva». Chiaro il messaggio: se la tecnologia fa passi da gigante, Elenos tiene il passo della tecnologia e prova ad arrivare prima. «Siamo sempre stati anticipatori e intendiamo continuare», il monito di Busi, che ringrazia «dipendenti, consulenti, fornitori, clienti, che hanno compreso che il momento non era dovuto a una cattiva gestione ma al contesto mondiale. E hanno guardato a quello che abbiamo costruito nei decenni, non soltanto agli ultimi mesi, confermandoci la loro fiducia, che noi intendiamo ricambiare. La svolta non sarà immediata, ma è cominciata - il messaggio di Busi - . E posso affermare che anche l’umanità può contribuire a salvare l’economia».