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Nuovi tracciati

Da Ferrara ai Lidi Malaguti (FdI) ripropone il treno, la Regione la navetta

Katia Romagnoli
Da Ferrara ai Lidi Malaguti (FdI) ripropone il treno, la Regione la navetta

Il deputato: «Un’opportunità di crescita»

05 gennaio 2024
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Comacchio Nel 1911 “al trinén”, il treno con trazione a vapore, che dal 15 luglio di quell’anno aveva permesso di collegare, appunto su rotaia, Ostellato al mare, percorreva i 28,047 chilometri del nuovo tracciato ferroviario, impiegando un’ora e dieci minuti. Oggi di quel tragitto avventuroso, tra la campagna ostellatese, le valli di Comacchio e la costa, sino a Magnavacca, nome storico di Porto Garibaldi, sono rimaste solo immagini di cartoline sbiadite e foto d’epoca. Ma il tema del ripristino della ferrovia sul litorale comacchiese resta sempre di grande attualità, soprattutto perché l’unico Comune della Riviera Adriatica non servito dai mezzi di trasporto su rotaie, è proprio la Piccola Venezia.

«Il collegamento ferroviario e la Cispadana porterebbero i nostri Lidi al livello di quelli romagnoli – afferma Mauro Malaguti, deputato ferrarese di Fratelli d’Italia – e forse proprio questo è il motivo per cui a livello regionale non si è mai spinto più di tanto per la loro realizzazione. I Lidi di Comacchio sono gli unici senza ferrovia e la superstrada è sempre intasata. Probabilmente si è ritenuto, in passato, che l’utenza non fosse sufficiente a coprire i costi dell’opera. Io sono da sempre un grande fautore della Cispadana, dal Brennero ai lidi. Occorre aprire un tavolo regionale per completar un’opera che costituirebbe l’unica, concreta possibilità di sviluppo per il territorio, a livello turistico, ma anche per il settore della logistica, perché ridurrebbe traffico e smog sulla via Emilia e sulla autostrada A1. Sarebbe una grande opportunità di crescita per tutto il Basso ferrarese».

Immediata la replica dell’assessore regionale a Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio, Andrea Corsini. «Una nuova ferrovia non è prevista dai programmi di Rfi (Rete ferroviaria italiana) e al Governo c’è Fratelli d’Italia – commenta Corsini –; hanno il viceministro, quindi se ritengono che l’opera sia fattibile e finanziabile, tocca a loro. Come Regione elettrificheremo la linea Ferrara-Codigoro e stiamo predisponendo uno studio su un collegamento con navetta fino ai Lidi comacchiesi. Stiamo portando avanti lo studio per capire – precisa Corsini –, la sostenibilità economica e la fattibilità, prendendo in esame diversi scenari, da Ferrara e da Ravenna, come prosecuzione della linea ferroviaria Ravenna/Rimini».

Il commento Sul servizio di collegamento mediante navetta, entra nel merito anche Gianfranco Vitali, coordinatore della cabina di regia della destinazione turistica Romagna, nonché titolare dell’Holiday Village Florenz del Lido Scacchi e presidente dell’Ascom di Comacchio. «Il servizio di navetta o il treno in grado di collegare Ravenna, Venezia, Comacchio e Ferrara sarebbe un toccasana per il territorio – interviene Vitali –; per noi significherebbe avvicinarsi a Venezia che, i nostri turisti potrebbero raggiungere in un’ora dai nostri lidi. Questa sarebbe una valida opportunità e un’alternativa al collegamento su strada, via Romea. Attualmente, si impegna un’ora e mezza a raggiungere Venezia in auto, lungo la Romea, un percorso a cui vanno aggiunti i costi di parcheggio. Ci tengo a sottolineare che un nuovo servizio pubblico, navetta o treno, non deve essere un binario morto, ad esempio da Ferrara ai Lidi, bensì deve potersi interconnettere con altre località, creando nuovi collegamenti».

L’ultima corsa del treno che ha attraversato le Valli di Comacchio sino a Porto Garibaldi risale al 30 giugno del 1944, poi i tragici bombardamenti dei momenti cruciali della Seconda Guerra Mondiale decretarono la chiusura definitiva del tracciato. Resta impresso nella memoria degli anziani lo sbuffo della locomotiva a vapore che da Comacchio, fiancheggiando il canale navigabile, giungeva a Magnavacca, sul porto, cuore dell’antico borgo marinaro. l

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