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Amministrative 2024

Ferrara, il Pd “chiude” su Anselmo. Zonari: «Noi altra strada»

Ferrara, il Pd “chiude” su Anselmo. Zonari: «Noi altra strada»

I dem iniziano domani il percorso per l’ufficializzazione della candidatura dell'avvocato

07 gennaio 2024
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Ferrara La scelta ufficializzata sabato La Comune di proporre la candidatura di Anna Zonari a fianco di quella di Fabio Anselmo, nel campo del centrosinistra allargato, in vista delle elezioni comunali, ha indotto partiti e movimenti a tornare sul tema candidatura con qualche ora di anticipo rispetto al canonico post-Epifania. Ieri è stato tutto uno scambio di telefonate, fissare appuntamenti e prendere posizione, dopo le settimane di silenzio seguite all’abbandono del campo da parte di Laura Calafà e all’incontro tra Anselmo e il Tavolo dell’alternativa. Entro gennaio potrebbe comunque delinearsi uno scenario a sinistra di Alan Fabbri composto da due o tre candidature differenti: il quadro comincerà a chiarirsi a partire da domani sera, quando sono in programma le riunioni della segreteria provinciale Pd e degli organi di Ferrara bene comune, ma ogni giorno è buono anche per le iniziative di Anselmo, che ancora non ha formalmente sciolto la riserva per la candidatura attendendo appunto di sapere quanti del Tavolo lo sosterranno.

Il passo del Pd A cominciare a delineare un perimetro realistico della coalizione è Alessandro Talmelli, segretario comunale Pd, che avrà la sua segreteria venerdì «e la prossima settimana, probabilmente, la chiusura dell’assemblea comunale sulla candidatura Anselmo», oltre che un altro Tavolo per l’alternativa (però convocato dal provinciale Nicola Minarelli). «Anselmo è un candidato autenticamente civico, ora dobbiamo capire chi può far parte della coalizione: oltre a noi e il M5s attendiamo tra gli altri i civici, Sinistra, Verdi, Psi. I centristi? Iv si è sfilata, non sappiamo se presenterà un candidato proprio o con altri centristi, di sicuro sarebbe benvenuto un polo in grado di sfilare voti di chi in quell’area non si sente rappresentato da Vannacci, Balboni o Nicola Lodi. A sinistra sarebbero importanti forze in grado di combattere l’astensionismo, ma nell’alveo della nostra alleanza». E qui Talmelli si rivolge a La Comune, «non abbiamo reso pubblico il nostro programma perché attendiamo il contributo del candidato sindaco, ma posso dire che ci sono molti punti in contatto con il loro: una lista avrebbe cittadinanza naturale nella nostra alleanza, con un’importante voce in capitolo. Li inviteremo a confronto».

Zonari si presenta Difficilmente andrà in porto, questo dialogo, a sentire la candidata di La Comune, della quale è peraltro la portavoce. Anna Zonari, 53 anni, psicologa clinica e di comunità, da anni volontaria nel contrasto alla povertà (Empori solidali a Ferrara, Codigoro e Argenta, lavoro in Caritas) e attivista di Mediterranea (è appena tornata dall’Ucraina), si definisce «coordinatrice di gruppi» e batte sul tasto di una «lista popolare» con un proprio candidato sindaco. «Siamo convinti ci siano punti in comune con il programma del centrosinistra, e di sicuro il nostro obiettivo non sono il Pd o Anselmo. Cercheremo però un’alternativa al sistema Fabbri attraverso sentieri diversi da quelli scelti dal tavolo dei partiti - ha spiegato ieri - È soprattutto una questione di metodo e di percorso, anche nella scelta dei candidati. Loro ne hanno scelto uno che ha prodotto l’uscita, per noi gravissima, di Laura Calafà, e riteniamo non si sia tenuto conto dell’identikit uscito dai nostri gruppi di lavoro, ai quali hanno partecipato anche esponenti del Tavolo: empatia, dialogo, capacità di mettere assieme mondi e differenze, decarbonizzazione». Di base c’è l’idea di poter attrarre chi ha espresso «un desiderio di società civile».

Decisioni Annunciano prese di posizione imminenti, tra gli altri, i civici di Dario Maresca («siamo perplessi su più candidature, abbiamo sentito Anselmo fare passi in avanti ma sono ancora aperte tutte e tre le opzioni, compreso il non presentarsi»), e Azione di Danny Farinelli: «A fine gennaio avremo il direttivo provinciale, una volta rotta l’unità del Tavolo bisogna capire come procedere. Anselmo? Mi ha fatto un’ottima impressione e l’idea di andare tutti assieme è convincente. Da valutare l’ipotesi di un polo alternativo». l

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