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L’episodio

Portomaggiore, profanata la chiesa dell’Olmo: danni all’altare e al tabernacolo

Annarita Bova
Portomaggiore, profanata la chiesa dell’Olmo: danni all’altare e al tabernacolo

Rubate casse, telecamera e parti dell’impianto video e audio. I malviventi hanno pensato che i rivestimenti fossero d’oro provando a staccarli

09 gennaio 2024
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Portomaggiore Una banda di ladri è entrata nella notte tra domenica e ieri nella chiesa della Beata Vergine dell’Olmo a Portomaggiore e non solo ha portato via diversi oggetti anche di valore, ma ha danneggiato gravemente parti della stessa. L’atto sacrilego ha destato rabbia e sgomento e il parroco don Ugo Berti è profondamente scosso. I l ladri hanno spaccato una parte dell’altare e del tabernacolo ed hanno rubato alcuni candelabri, tutta l’attrezzatura video e audio e anche parti di rivestimento dell’altare pensando forse avessero particolare valore.

La scoperta ieri mattina, quando il parroco, come sempre, è andato in chiesa e vi ha trovato la porta aperta. In un primo momento ha pensato ad una dimenticanza, ma poi si è accorto che la stessa era stata forzata in più parti.

Il colpo

«Io non so davvero cosa gli sia passato per la testa - dice a voce bassa don Ugo -. Non ha alcun senso perché tutto qui dentro ha sì un valore, ma non sono certo beni così preziosi da poter essere rivenduti. È molto grave quello che è accaduto, si tratta di profanazione di cose sacre». Il furto è stato messo a segno nella notte. I malviventi hanno forzato il grosso portone (anche questo di un certo valore storico) con un piede di porco e dopo alcuni tentativi (i segni visibili sono su più punti) sono riusciti a far scattare lo scrocco ed hanno quindi avuto il libero accesso. Una volta all’interno si son diretti nella sagrestia ed hanno preso la telecamera, le casse, i microfoni e tutta l’attrezzatura che serviva per l’amplificazione. Oggetti che sul mercato valgono ormai poco, ma fondamentali per la parrocchia.

«Non si sono accontentati - va avanti don Ugo -, e qui viene la parte più dolorosa per noi. Chi ha agito ha forse pensato che il materiale utilizzato per la decorazione del tabernacolo così come di parte dell’altare, fosse forse d’oro ed ha ben pensato di staccarlo, riuscendoci in alcuni punti. Si tratta in realtà di ottone, che non ha alcun valore». Uno scempio, che richiederà anche un attento restauro. Nella nicchia c’era anche il piattino con le ostie e il calice: portato via tutto. «Stiamo ancora cercando di capire cosa manca - le parole del prete ieri attorno all’ora di pranzo -, una sorta di inventario». Il Santuario della Beata Vergine dell’Olmo si trova in via Giordano Bruno ed è un luogo molto amato dai portuensi. Una chiesetta piccola e semplice, un luogo di preghiera intimo e in qualche modo defilato.

La rabbia

Alla notizia di quanto accaduto, in tanti sono andati a vedere. «Mi hanno subito avvertito - fa presente il sindaco Dario Bernardi - e sono sinceramente rimasto senza parole. Ne abbiamo avute tante, ma ancora le chiese qui a Portomaggiore non erano mai state prese di mira. È un atto ignobile, che non lascia spazio a parole, non riusciamo davvero a capire il perché visto che da rubare alla fine c’era ben poco. Siamo certi che le forze dell’ordine faranno il loro dovere e che i responsabili saranno individuati». l