La Nuova Ferrara

Portomaggiore La chiesa dell’Olmo a Portomaggiore resterà chiusa fino all’ “atto riparatorio” dell’arcivescovo di Ravenna-Cervia monsignor Lorenzo Ghizzoni. Dopo il furto (anche) delle ostie e i danneggiamenti, la comunità è molto scossa e in tanti cercano delle risposte. Un sacrilegio è sempre un fatto molto grave per la chiesa, trattandosi di un peccato commesso direttamente contro l’elemento sacro, e, nel caso dell’Eucaristia, contro Dio stesso, presente in sostanza nel sacramento. La consueta messa delle 7.25, per il momento, sarà celebrata in Collegiata.

«Grave l’atto vandalico con danneggiamento e furto alla chiesetta dell’Olmo, un luogo caro a tutti - ha ribadito il sindaco Dario Bernardi -. Un gesto per noi inedito, che condanniamo fermamente, una balordata priva di senso. Ho espresso massima solidarietà alla nostra parrocchia e come sempre da parte nostra fiducia e collaborazione con le forze dell’ordine che sono già al lavoro».

Al momento si sta indagando contro ignoti, ma le telecamere di controllo che si trovano in entrata e in uscita del paese potrebbero aver registrato la targa dell’auto. Intanto dalla Chiesa fanno sapere ai ladri che i ladri che, a norma del diritto canonico, sono incorsi automaticamente nel delitto riguardante la scomunica.

Intanto nei prossimi giorni il vescovo si recherà all’Olmo per celebrare una santa messa di riparazione, con la consacrazione delle nuove particole da riporre nel tabernacolo.

Ricordiamo che i ladri sono entrati nella chiesetta dell’Olmo nella notte tra domenica e lunedì ed oltre a portare via tutta l’attrezzatura audio e video, hanno rotto il tabernacolo e rubato il piattino con le ostie e il calice. Un gesto questo gravissimo per la chiesa, proprio per quello che rappresentano.

Il timore, che potrebbe anche essere fondato, è che vengano usate per delle messe nere o riti satanici. Ecco perché è necessaria la presenza del vescovo e di una messa con rituale ben preciso.