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Aggressioni a medici e infermieri. A Ferrara presidio di polizia potenziato

Aggressioni a medici e infermieri. A Ferrara presidio di polizia potenziato<br type="_moz" />

A Cona la Questura raddoppierà gli agenti in servizio per garantire la sicurezza. Nelle strutture sanitarie più videosorveglianza e mappatura delle aree a rischio

11 gennaio 2024
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Ferrara Ci sarà più sicurezza nelle strutture sanitarie, sia con più personale che con un migliore coordinamento, in modo prevenire e affrontare gli episodi, sempre più frequenti, di aggressione ai danni dei sanitari. Questo il messaggio che passa dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato ieri dal prefetto Massimo Marchesiello a palazzo Giulio d’Este.

Il focus è stato proprio quello della sicurezza nelle strutture sanitarie, anche alla luce del recente fatto di cronaca che ha visto medici e infermieri del Serd di Ferrara, all’interno della Casa della Salute San Rocco, aggrediti da parte di un paziente affetto da uno stato di grave alterazione psicofisica.

I responsabili di alcuni dei reparti più a rischio presenti al tavolo prefettizio, quali il SerD, la Psichiatria, il Pronto soccorso e la Pediatria, hanno illustrato alcune delle situazioni che più frequentemente si trovano a gestire nel quotidiano, legate al particolare tipo di utenza di quelle strutture, rilevando le frequenti criticità che si trovano ad affrontare e che molto spesso, a tutela della incolumità del personale medico ed infermieristico, richiedono l’intervento delle forze dell’ordine.

A questo proposito il questore Salvatore Calabrese ha assicurato il potenziamento del presidio di polizia operante all’interno dell’ospedale di Cona, prevedendo un raddoppio del numero di agenti in servizio - che passano da due a quattro - per assicurare una copertura sia del turno mattutino (8-14) che di quello pomeridiano (14-20), finora coperto con gli straordinari, che ora copriranno il turno serale/notturno.

Il prefetto ha richiamato l’attenzione dei vertici della Sanità pubblica sulla importanza di proseguire nel potenziamento - già avviato, come assicurato dalla dg Monica Calamai - degli impianti di videosorveglianza all’interno delle strutture ospedaliere e dei presidi sanitari del territorio, ottimizzando, anche attraverso la mappatura delle aree più a rischio, l’attività del personale della sorveglianza interna e individuando, d’intesa con gli operatori di polizia, più efficaci sistemi di allertamento delle centrali di Questura e Carabinieri in caso di necessità.

L’incontro ha dunque rappresentato una importante occasione di confronto tra vertici delle forze dell’ordine e della sanità provinciale per approfondire questioni operative sulla gestione di particolari situazioni di criticità riguardanti soggetti che manifestano comportamenti particolarmente aggressivi, anche non necessariamente legati a patologie di dipendenza o psichiatriche.

Il prefetto Marchesiello, raccogliendo alcuni spunti in tal senso emersi nel corso dell’incontro, ha auspicato che l’ottimo rapporto di collaborazione tra forze dell’ordine e operatori sanitari possa proseguire ed anzi rafforzarsi con un più frequente scambio informativo per affrontare percorsi condivisi di gestione delle emergenze, nel solco di quanto, ad esempio, è già avvenuto in passato in occasione della sottoscrizione in Prefettura del Protocollo sulla gestione di soggetti da sottoporre a Trattamento sanitario obbligatorio. l

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