La Nuova Ferrara

Ferrara

Scuola 2030

Ferrara, i tarocchi e le risposte: tutti i dubbi sull’ignoto

Ferrara, i tarocchi e le risposte: tutti i dubbi sull’ignoto

La divinazione nasce nell’Antico Egitto e poi si evolve. Il cartomante ha la capacità di relazionarsi con l’occulto

12 gennaio 2024
4 MINUTI DI LETTURA





“Troverò l’amore?” “Vincerò alla lotteria?” “Il datore di lavoro mi odia?”

Queste sono le domande più frequenti che cercano risposta nella cartomanzia, sempre più in voga nelle nuove generazioni, ma dove si rintracciano le sue origini? La cartomanzia è un metodo di divinazione effettuato tramite la consultazione di un mazzo di carte che possono essere normali carte da gioco o tarocchi e che servono a rassicurare l’uomo sull’incertezza del futuro e a conoscere l’ignoto.

Essa fonda le sue radici nell’Antico Egitto, in cui veniva praticata con un mazzo formato da settantotto carte con incisi misteriosi geroglifici, la cui lettura si pensava potesse predire il futuro in base alle diverse combinazioni. La paura del futuro rimane una costante anche nella società moderna, in cui alcuni si affidano alla scienza, mentre altri contano sulle letture di cartomanti.

La figura di questo divinatore è sempre stata accompagnata da un’aria misteriosa e criptica, ignorando il fatto che sia una persona come tutte le altre, dotata di una spiccata sensibilità e capacità di relazionarsi con l’occulto. Non tutti, però, possono improvvisarsi cartomanti poiché è necessaria una profonda conoscenza di manuali antichi riguardanti l’arte esoterica.

Il cartomante, per praticare una lettura di carte, sceglierà il mazzo più adatto con cui si sente affine, anche in base al tipo di incontro. Il consultante potrà rivolgere domande riguardanti il proprio passato, presente e futuro, cercando di instaurare una connessione con se stesso e le carte. Il compito del cartomante sarà quello di fare da tramite tra il significato della stesura e il diretto interessato, cercando di trovare un responso alle domande poste in precedenza e aiutare la persona a conoscere più se stessa.

Al giorno d’oggi, sono in commercio molti mazzi disegnati da diversi artisti che cercano di interpretare il significato di ogni singola carta in base alla propria percezione. Molti si ispirano agli astri, alla illustrazione di angeli o demoni, alla storia e alla propria cultura, agli oroscopi; altri invece a cartoni Disney e personaggi fiabeschi.

Una leggenda interessante che gira sui tarocchi è quella riguardante il primo mazzo, che dovrebbe essere ricevuto in dono per avere più effetto nella divinazione e nella meditazione. Le carte consigliate per cominciare sono le “Rider Waite”, poiché gli arcani minori sono di facile memorizzazione grazie alle raffigurazioni legate al significato intrinseco di ogni carta. Un mazzo è composto da 56 arcani minori e 22 arcani maggiori. I primi comprendono quattro diversi semi: denari, riguardanti il lavoro e i soldi; coppe, i sentimenti; bastoni, le azioni; spade, la sfera mentale. Non solo, i quattro semi sono legati ai quattro elementi della natura: terra per denari, acqua per coppe, aria per spade e fuoco per bastoni. Gli arcani maggiori parlano di mutamenti o avvenimenti decisivi nella vita del consultante, mentre quelli minori rappresentano eventi con minor rilevanza nella vita quotidiana.

Le domande che possono essere poste al cartomante sono di qualsiasi genere, poiché ogni carta del mazzo può avere diversi significati e le combinazioni con i vari arcani sono molteplici. L’amore è l’argomento più frequente tra i consultanti, ma ci sono persone che chiedono - tra le varie domande - valutazioni su lavoro e salute.

Carl Gustav Jung, psichiatra, psicoanalista e filosofo, famoso durante la fine del 1800 e la metà del 1900, si interessò alle carte, dicendo che amava in maniera particolare il mazzo del Tarocco di Marsiglia, il più ricco, a suo parere, di riferimenti alchemici. Gli Arcani maggiori furono per lui un ottimo mezzo per rappresentare alcuni dettagli della sua teoria degli archetipi.

Lo stesso Sigmund Freud era un famoso giocatore di Tarocchi e inventore di un mazzo di carte riguardante l'interpretazione degli incubi e dei sogni. L’intenzione era quella di aiutare i pazienti a capire i significati profondi e subconsci dei propri sogni. Le carte raffigurano animali, oggetti, luoghi e persone, legati ai principi psicoanalitici. Rappresentano quindi contenuti come la sessualità, la dipendenza, l’aggressione, la morte.

La cartomanzia non è una scienza certa, ma fornisce un consiglio in situazioni incerte, motivando l’individuo a prendere una decisione definitiva. Le carte possono essere anche fonte di studio e di espressione artistica, regalando a chi le vede stupore, fascino e curiosità. Si entra nel tema della credenza o meno delle indicazioni che arrivano dalle carte e che possono indirizzare la vita di una persona. Purtroppo i riti esoterici sono stati talvolta utilizzati per raggirare gli interlocutori, che già si ponevano in condizioni di fragilità e che cercavano nelle divinazioni risposte impossibili da ottenere. l

Simona Campanella
Irene Lanna
Ilaria Sottile

© RIPRODUZIONE RISERVATA