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Comacchio, quanto si guadagna con un Bagno: ai Lidi il rischio resta molto alto

Annarita Bova
Comacchio, quanto si guadagna con un Bagno: ai Lidi il rischio resta molto alto

Solo di spese fisse si arriva a 45mila euro, poi va aggiunto tutto il resto. Per l’ombreggio sono circa 135mila euro d’incasso al mese: «Ma solo sulla carta»

12 gennaio 2024
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Lido Estensi I gestori degli stabilimenti balneari non ci stanno e agli attacchi, soprattutto via social, di chi considera la categoria più che privilegiata, rispondono con i numeri. Perché la spiaggia (si parla solo della zona di ombreggio, senza bar e ristorante) costa circa 45mila euro per tre mesi e mezzo di lavoro solo di spese fisse.

I costi La prima voce fondamentale riguarda la concessione balneare. Oltre a dover rispettare diversi criteri, vi è un canone fisso annuo «che non è certo 2.500 come qualcuno sostiene - spiegano dal Cesb, cooperativa stabilimenti balneari Estensi e Spina -. Abbiamo avuto anche un aumento del 25,12% e con le nostre spiagge che sono molto grandi paghiamo in media 20mila euro con un numero di ombrelloni che non supera i 250 perché vengono rispettate le distanze». Il canone non rappresenta l’unica spesa a cui il concessionario dovrà far fronte: «quasi tutti sono convinti che la pulizia della spiaggia, specialmente durante l’inverno, sia a carico del Comune o dello Stato. In realtà siamo noi che provvediamo a portare via tutto quello che arrivadal mare, solo per fare un esempio». I Bagni pagano anche la tassa sui rifiuti e questo costo è calcolato sulla base dell’intera superficie della spiaggia e per l’ anno, senza tener conto della chiusura stagionale. Di conseguenza, il concessionario paga per i rifiuti prodotti anche durante i periodi in cui l’attività è sospesa. «In media sborsiamo 10mila euro cui va aggiunta anche la pulizia della spiaggia per circa 4 mila euro, come previsto dal Codice della navigazione. Poi c’è il servizio di salvataggio. «Dobbiamo garantire la presenza dei bagnini per la sicurezza dei bagnanti. Da noi il costo è spalmato su tre Bagni, mentre a Rimini arrivano a anche a sette perché hanno spazi molto ridotti ed il costo è più o meno 8mila euro». Altra voce da mettere in bilancio, quella dell’Iva «per noi elevata, fissata al 22% e questo può incidere notevolmente sui costi complessivi». Infine «abbiamo anche l’Imu, 2mila euro in media. Ai Lidi di Comacchio solo di spese più o meno fisse si arriva quindi a 45mila euro. E riguardo ai guadagni? «Non siamo la Liguria o la Toscana. Per noi come per molte altre località meno turistiche, il rapporto tra spese e guadagni risulta decisamente più basso».

Incassi Basso quanto? Facendo un esempio, con una porzione di spiaggia con circa 250 ombrelloni, con un costo di affitto di circa 18 euro al giorno per ognuno, si può ottenere un introito giornaliero di 4.500 euro. In un mese, ciò può portare a guadagni fino a 135mila euro. Questo il puro calcolo matematico, a condizione dunque che il meteo si ottimo e tutti gli ombrelloni sempre pieni cosa che sui Lidi non avviene nei periodi di bassa affluenza durante la settimana. «E abbiamo anche tanti stagionali, con abbonamenti grazia ai quali si risparmia parecchio».

L’offerta di servizi extra come bar, ristoranti, corsi di nuoto e altre attività può contribuire ad aumentare i guadagni, ma è importante considerare anche i costi associati a tali servizi. Per non parlare dei danni, ormai frequenti per le tempeste improvvise. «Abbiamo poi da pagare i dipendenti, i fornitori, le attrezzature e come tutti anche l’acqua, il gas, la luce con bollette decisamente importanti». Infine «vorremmo specificare anche un’altra cosa: le strutture le abbiamo costruite noi. Il terreno è del demanio ma i Bagni sono nostri. Non ce li hanno regalati e non ce li regalano. Così come tutti gli impianti sportivei dove i nostri clienti, come è giusto che sia, non pagano nulla». l