La Nuova Ferrara

Ferrara

Solidarietà

Alberone di Cento. Uniti per Ion porta oltre 6mila euro. E Cpr System paga un ciclo di terapie

Davide Bonesi
Alberone di Cento. Uniti per Ion porta oltre 6mila euro. E Cpr System paga un ciclo di terapie

Oltre 160 partecipanti a Finale per la serata in aiuto al 23enne affetto da una malattia rara

13 gennaio 2024
4 MINUTI DI LETTURA





Cento Un successo, che altre dire di una serata nella quale sono stati raccolti 6.350 euro con oltre 160 partecipanti, alcuni provenienti addirittura dall’Abruzzo. Il tutto per aiutare Ion Robu, il 23enne che vive ad Alberone di Cento e che soffre da circa otto anni della sindrome di Pans/Pandas, una rara malattia che gli è stata diagnosticata solamente da poco tempo. Si tratta di due sindromi differenti, che causano sintomi neuro-psichiatrici dovuti a un malfunzionamento del sistema immunitario a seguito di infezioni da virus e batteri. Individuare Pans o Pandas non è facile, sono due sindromi poco conosciute e non ancora riconosciute dallo Stato italiano. «Per anni è stato trattato con cure inefficaci che hanno aggravato la sua condizione di salute - dice Michele Bastia, che da anni vive ed è sposato con Aliona, la mamma di Ion -. Il risultato? Tempo perso. Un’attesa costata cara, che lo ha portato al terzo stadio della malattia... il quarto è incurabile. Ora non è più autonomo, necessita di qualcuno in ogni momento della giornata. Non vede più gli amici, ha smesso di lavorare e non segue più le sue passioni. Ma una speranza si è accesa...».

Lo scorso 24 novembre, infatti, il 23enne ha ricevuto il primo ciclo di una cura a base di immunoglobuline. La sua situazione sembra migliorata, «ma c’è un problema... le cure sono molto costose e il Servizio sanitario nazionale non copre le spese».

La famiglia di Ion si sta facendo carico di tutti i costi ma la situazione è diventata insostenibile. Inoltre, lo stadio avanzato della malattia richiede molti altri cicli di immunoglobuline e la terapia potrebbe diventare molto lunga. «Per questo motivo è l’ora di agire. Vogliamo ridare a Ion la sua vita, quella che ogni ragazzo ha il diritto di vivere».

Proprio grazie a Michele, padre ormai a tutti gli effetti di Ion, e agli amici del ragazzo, è stato aperto un fondo donazione con il quale è possibile dare un contributo. Si può aiutare attraverso il link https://gofund.me/1896351.

La serata Ma come scritto sopra e come abbiamo raccontato nei giorni scorsi, l’associazione Senza fili di San Felice, in provincia di Modena, ha saputo della storia di Ion e organizzato lunedì una serata benefica con ospiti al Kitsch di Finale Emilia. Ebbene, circa 160 persone hanno partecipato alla cena denominata “Uniti per Ion”, per dare un sostegno alle cure che dovrà affrontare nei prossimi mesi. Ad animare la serata, le musiche di Ivo Morini con la voce del dj Cuccurullo di Radio Bruno e l’ironia in musica di Andrea Poltronieri. La cena è stata servita dal Ristorante 38 e dintorni con la collaborazione di tutto lo staff Pazzesko, Kakao e Pattaya. Durante la cena su ciascun tavolo è stata messa abbinata a ogni coperto una busta vuota, nella quale i partecipanti potevano inserire volontariamente l’importo economico a piacere. È stato poi il presidente dell’associazione “Senza fili”, Simone Gavioli, a consegnare il generoso ricavato di 6.350 euro ai genitori di Ion. Lo stesso papà Michele ha partecipato e ne approfitta per fare dei ringraziamenti: «Si ringrazia sin da ora chi ha donato prodotti e materiali per rendere possibile la serata e il locale che ci ha ospitato. Poi voglio ringraziare Vittoria Baraldini, Michele Lodi, Ristogammma, Pregis, Veronesi, Cantina Pezzuoli, Pasticceria Sant’Angelo e Stefani group. Poi, devo ringraziare lo staff dell’associazione che ha organizzato e lavorato a questa serata». «Ci auspichiamo che il contributo raccolto per Ion sia di grande aiuto per la salute e le cure di questo ragazzo di soli 23 anni», aggiunge Gavioli.

Ma la generosità non è solo quella dei partecipanti alla serata finalese, perché avevamo già detto di come i titolari dell’officina meccanica Taitan Siria di Finale (azienda dove ha lavorato Ion per otto mesi quando si era ripreso dai primi sintomi della malattia) abbiano devoluto durante le festività la somma di 5.000 per le costose cure del 23enne. E l’ultima novità è relativa alla Cpr System, l’azienda di Gallo dove attualmente lavora il papà del 23enne, per conto di una cooperativa esterna. «Io non ho parlato al lavoro dei problemi di Ion, quantomeno non per avere aiuti, evidentemente i titolari lo hanno saputo dai quotidiani e hanno deciso di pagare un intero ciclo di immunoglobulina...». Ogni ciclo costa ben 8.700 euro e, peraltro, Ion vi si dovrà sottoporre nuovamente il 19 e 20 gennaio a Civitanova Marche.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA