La Nuova Ferrara

Ferrara

L’inchiesta

Sgarbi, perquisite tre case e sequestrato il quadro attribuito a Manetti

Sgarbi, perquisite tre case e sequestrato il quadro attribuito a Manetti

Il sottosegretario indagato: “Il dipinto l’ho consegnato spontaneamente perché vengano svolte tutte le verifiche, io sono sereno”

13 gennaio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Iniziano a esserci dei punti fermi nella vicenda che ruota attorno al quadro “La Cattura di San Pietro", attribuito a Rutilio Manetti. Ieri i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio, su delega della Procura di Macerata, hanno sottoposto a sequestro probatorio il dipinto che è nelle disponibilità del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, noto critico d'arte ferrarese, personaggio televisivo e politico. Sgarbi risulta indagato per riciclaggio di beni culturali. Sono state perquisite anche tre abitazioni di Sgarbi, a San Severino Marche, dove è fissata la residenza, a Roma e a Ro Ferrarese. Sgarbi prosegue nella sua linea difensiva, respingendo ogni accusa e affermando di non essere preoccupato per la vicenda. Il caso è stato sollevato dalla trasmissione televisiva "Report" e da "Il Fatto Quotidiano". Secondo le inchieste giornalistiche il quadro apparteneva a Margherita Buzio, che denunciò poi la sua sparizione. Un quadro molto simile, con alcuni particolari differenti, è poi ricomparso nelle mani di Sgarbi che lo espose prima in una mostra a Lucca e poi lo conservò nella sua abitazione. Sgarbi ha sempre sostenuto che il quadro in suo possesso fu ritrovato casualmente a Villa Maidalchina, che nel 2000 viene acquistata da Rina Cavallini, la madre di Sgarbi. “Il quadro l’ho consegnato io spontaneamente perché vengano eseguite tutte le verifiche del caso, e sono sereno”, ha detto il viceministro. Adesso gli inquirenti dovranno sbrogliare l'intricata matassa