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Il caso

Sgarbi indagato, la consigliera Ferraresi: “Revocare la sua nomina a Presidente di Ferrara Arte”

Sgarbi indagato, la consigliera Ferraresi: “Revocare la sua nomina a Presidente di Ferrara Arte”

Nella mozione al Sindaco si chiede anche di interrompere i rapporti con la Fondazione Cavallini-Sgarbi

15 gennaio 2024
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Ferrara La nomina di Vittorio Sgarbi a presidente della Fondazione Ferrara Arte e del consiglio d’amministrazione deve essere revocata. Così come devono essere interrotti i rapporti tra la stessa Fondazione e la Fondazione Cavallini-Sgarbi “al fine di preservare l’immagine e l’integrità della Fondazione Ferrara-Arte”.

A chiederlo al sindaco Alan Fabbri con una mozione è la consigliera del Gruppo Misto Anna Ferraresi, a cui si sono aggiunti Movimento 5 Stelle, Pd, Azione Civica e Ferrara Bene Comune.

Ferraresi ricorda che, attraverso una modifica dello Statuto della Fondazione del 26 ottobre 2021 “le funzioni di notevole rilevanza decisionale del Presidente e del Consiglio di amministrazione sono gestite da Vittorio Sgarbi”, e che prima di tale modifica era il sindaco a ricoprire le cariche di presidente della Fondazione e del Cda. La Consigliera premette anche che “i rapporti tra la Fondazione Ferrara Arte e la Fondazione Cavallini-Sgarbi sono disciplinati da un piano mostre, il cui accordo è valido fino al 2024”.

La Consigliera entra poi nel merito della mozione, ovvero l’inchiesta che ruota attorno al dipinto seicentesco La cattura di San Pietro: “La Procura di Macerata ha aperto un fascicolo d'indagine per il riciclaggio di opere d'arte, e Vittorio Sgarbi risulta indagato” relativamente all’opera "La cattura di San Pietro del pittore del Seicento senese Rutilio Manetti. Quest'opera, presentata alla mostra "I pittori di luce" a Lucca nel dicembre 2021, sarebbe stata rubata nel 2013 dal Castello di Buriasco, in Piemonte, posta ora sotto sequestro dal Nucleo di Tutela del Patrimonio. Questa indagine si affianca a un episodio parallelo che coinvolge un altro prestigioso dipinto, "Concerto con bevitore" attribuito al maestro caravaggesco Valentin de Boulogne, il cui valore commerciale è stimato in cinque milioni di euro e per il quale Vittorio Sgarbi è indagato dalla Procura di Imperia per esportazione illecita della tela.

Considerando l'incisivo ruolo decisionale di Vittorio Sgarbi in Fondazione Ferrara Arte, sancito dallo Statuto e dal Consiglio comunale, è fondamentale sottolineare che Sgarbi è stato al centro di rilevanti inchieste condotte dalla trasmissione Rai Report, relative alla mostra menzionata "I pittori di luce" a Lucca. Tale esposizione includeva l'opera in questione, della quale sembra essere stata presentata una riproduzione anziché l'originale. È da notare inoltre, che "La cattura di San Pietro"  è  nell'elenco nazionale delle opere scomparse a causa di furto.

L'indagine relativa a Vittorio Sgarbi ha catturato l'attenzione di importanti mezzi d'informazione di tutto il mondo, generando discussioni e un notevole clamore. Media autorevoli come The Guardian, The Telegraph, El Pais e Süddeutsche Zeitung hanno riportato la vicenda, evidenziando la mancanza di dichiarazioni da parte del governo italiano sulla situazione del sottosegretario alla Cultura coinvolto in un'indagine per riciclaggio di beni culturali”.

Per questi motivi, conclude la consigliera Ferraresi “È cruciale evidenziare la delega ministeriale conferita a Vittorio Sgarbi in materia di Sicurezza del patrimonio culturale il 28 dicembre 2022 (Art. 1, lett. C). Il primo comma dell'art. 13 dello Statuto di Fondazione Ferrara Arte stabilisce che Il Presidente della Fondazione è nominato dal Sindaco che può prevedere anche la relativa revoca.

La posizione di Sgarbi è stata fortemente e giustificatamente messa in discussione, gettando un'onta sulla sua reputazione a livello mediatico. È deplorevole ritrovarsi nuovamente sui giornali nazionali e internazionali, rappresentati da una figura che dovrebbe essere la prima a tutelare il patrimonio”, conclude la Ferraresi.