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Ferrara, schianto fatale in superstrada, una donna condannata a un anno

Ferrara, schianto fatale in superstrada, una donna condannata a un anno

Il processo in rito abbreviato per la morte dell’anziano Maurizio Poletti

18 gennaio 2024
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Ferrara Una donna di 58 anni è stata condannata ieri a un anno di reclusione - con pena sospesa - e alla sospensione della patente per un anno e mezzo per la morte di Maurizio Poletti, 89enne vittima di un incidente stradale avvenuto sulla Ferrara-mare il 9 luglio del 2022.

La donna - assistita dall’avvocata Irene Costantino - è stata giudicata ieri in abbreviato dal giudice Danilo Russo. Anche il pm Andrea Maggioni aveva chiesto la stessa pena, riconoscendo l’esistenza di un concorso di colpa tra l’anziano e la donna. In aula c’erano anche i parenti dell’89enne, assistiti dall’avvocato Dario Bolognesi (sostituito in udienza dall’avvocato Antonio Vesce) , che hanno ritirato la costituzione di parte civile a seguito della liquidazione del risarcimento del danno.

«Faremo sicuramente appello», commenta l’avvocata Costantino, che ha rilevato nella sua tesi difensiva come l’auto dell’anziano, una Dacia Sandero, appena oltre la corsia di immissione nel raccordo autostradale, fosse di fatto ferma in mezzo alla strada e che la patente che l’uomo aveva rinnovato aveva comunque delle limitazioni: con quella licenza non poteva circolare in autostrade e raccordi autostradali, quale è la superstrada.

Secondo quanto emerso in sede d’indagine, in effetti l’automobile di Poletti era sostanzialmente ferma al momento dell’impatto, un tamponamento da dietro, da parte della vettura Volkswagen guidata dall’imputata, che stava andando al lavoro e stava viaggiando a una velocità prossima ai 110 km/h, dunque oltre il limite consentito il quel tratto di strada. Sicuramente non si è avveduta della presenza dell’ostacolo, forse anche perché abbagliata dal sole che a quell’ora si stava sollevando proprio davanti a lei. E forse l’anziano era stato anche lui abbagliato dai raggi solari e si può ipotizzare che forse questo fattore abbia contribuito a farlo fermare o viaggiare a velocità ridottissima. L’uomo, che non indossava le cinture, morì nell’impatto, la donna rimase ferita per fortuna in maniera non grave.

D.O.

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