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Secondo episodio

Ferrara, trovato Tricolore bruciato davanti alla sede FdI

Ferrara, trovato Tricolore bruciato davanti alla sede FdI

E’ successo ieri, 17 gennaio. Il presidente Balboni: “Altro atto intimidatorio, ci aspettiamo solidarietà dai partiti”. Solidarietà a Fratelli d’Italia da parte del Pd

18 gennaio 2024
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Ferrara Ieri 17 gennaio davanti la sede della segreteria provinciale di Fratelli d'Italia in via Cassoli sono stati ritrovati i resti di una bandiera tricolore bruciata proprio davanti alla porta d'ingresso. Si tratta del secondo episodio nell'arco di soli tre giorni. “Continueremo a denunciare questi vili atti intimidatori confidando che le autorità possano rintracciare i colpevoli – è la denuncia del presidente provinciale, Alessandro Balboni – Non siamo un partito che si fa intimorire, piuttosto troviamo ancora più spregevole che sia stato bruciato il simbolo della nostra Nazione e della nostra storia. Lanciare bottiglie di vetro contro la nostra sede di partito, come successo domenica notte, è un atto vile e violento ma bruciare la bandiera italiana è un'offesa nei confronti di tutti i cittadini, un affronto verso chi ha dato la vita per la Patria e un insulto alla democrazia, oltre ad essere un reato».

Balboni si rivolge anche agli altri partiti: “Ci aspettiamo che tutte le forze politiche si uniscano nel condannare questi vandalismi, anche quei partiti che, forse per distrazione, ancora non hanno espresso solidarietà dopo i fatti di domenica scorsa.”

Solidarietà a FdI è stata espressa da Matteo Proto, Segretario del Circolo Pd Gad e delegato alla sicurezza della segreteria comunale.:  “A nome del Circolo Pd Gad e della segreteria comunale del Partito Democratico di Ferrara condanno esplicitamente gli atti di violenza che hanno colpito circolo FdI di Ferrara. Come Partito Democratico sappiamo bene cosa vuol dire subire atti vandalici e danneggiamenti da parte di chi non condivide le opinioni che democraticamente portiamo avanti giornalmente (diversi episodi si sono verificati al Circolo Gad e al Circolo di Porotto negli ultimi anni) ma, per quanto il disaccordo e lo scontro politico possano essere accesi, ritengo che gli stessi non debbano mai scadere nell’aggressione verbale o fisica, personale o a una sede di partito”.

Ferma condanna s dunque, agli autori dell’atto: “non so quali motivazioni e quali finalità abbiano spinto qualcuno a danneggiare la sede di FdI, come dapprima le nostre, ma a loro mi rivolgo dicendo che qualunque esse siano non possono mai giustificare atti come questi. Quotidianamente lavoriamo per affermare un’idea opposta a quella propugnata dall’attuale maggioranza, nazionale e locale, ed è in questa attività che crediamo debbano essere impiegate tutti i nostri sforzi e le nostre azioni, non certo in atti vandalici”.