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Anguilla, aumenta la richiesta ma il prodotto a Comacchio scarseggia

Katia Romagnoli
Anguilla, aumenta la richiesta ma il prodotto a Comacchio scarseggia

La regina delle Valli continua a essere protagonista indiscussa. In questi giorni prosegue la lavorazione delle alici marinate e delle acquadelle

19 gennaio 2024
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Comacchio L’anguilla, pesce misterioso e decantato sin dall’antichità, resta il simbolo incontrastato di Comacchio, la regina delle Valli e della sua tavola. Ne è una riprova anche il successo che, ogni anno, riscuote la tradizionale vendita natalizia, a prezzo calmierato, promossa ed organizzata dal Parco del Delta del Po e dal Comune, grazie alla quale, nel mese di dicembre scorso sono state vendute, in alcuni giorni ed orari prestabiliti, 10 quintali di anguille. Il prezzo calmierato, 20 euro al chilo, per un peso non superiore a 2,5 chili (non più di due anguille a persona), ha richiamato residenti e acquirenti anche dai Comuni vicini. Parallelamente sono stati posti in vendita un quintale di cefali di valle (al prezzo di 5 euro per ciascuna confezione da 3 chili ciascuna). A gestire le operazioni di vendita sono stati gli operatori della cooperativa Work & Belong, presieduta da Alessandro Menegatti, titolare della convenzione legata alla lavorazione e marinatura delle anguille all’interno della Manifattura dei Marinati.

«Abbiamo posto in vendita il quantitativo di anguille messo a disposizione dal Parco del Delta del Po. La partecipazione della gente – afferma Alessandro Menegatti – è stata positiva ed abbiamo esaurito tutto il pescato. Per quanto riguarda la marinatura delle anguille abbiamo lavorato 18 quintali di prodotto, accendendo i tradizionali camini della caratteristica Sala Fuochi. Le persone coinvolte nella lavorazione dell’anguilla e nella marinatura sono sette, alle quali si affiancano tre operatori che seguono le attività commerciali ed amministrative, per un totale di una decina di persone occupate».

Tra le specie ittiche che popolano gli specchi lagunari delle Valli di Comacchio, le acciughe detengono un posto d’onore e marinate costituiscono uno dei prodotti più ricercati, subito dopo l’anguilla maritata che, notoriamente è anche presidio Slow Food Italia. «La lavorazione delle acciughe di valle è iniziata a settembre – prosegue Menegatti – ed è terminata ad ottobre. Attualmente stiamo proseguendo il lavoro di marinatura delle “Alici per gli amici”, di sarde e di acquadelle. La vendita del prodotto sta andando bene: l’unico problema che riscontriamo è che, rispetto alle richieste del mercato, abbiamo poche anguille, in quanto la pesca quest’anno è stata molto scarsa».

Ancora oggi le lattine da mezzo chilo con la regina delle valli di Comacchio campeggiano sui manifesti che ritraggono una esordiente Sophia Loren sul set del film di Mario Soldati, “La donna del fiume”, del 1954-55. Sono 320 i punti vendita in tutta Italia, nei quali la cooperativa Work & Belong commerciano le anguille marinate.

«Cremona, Torino, Brescia, Mantova, Modena, e Parma sono alcune delle città della nostra rete commerciale – spiega il presidente della cooperativa Work & Belong -. Siamo inoltre presenti anche a Roma e forniamo quattro gastronomie, in centro di cui una vicina alla Fontana di Trevi. Per quanto riguarda il mercato estero siamo presenti in Germania e in Austria, dove riforniamo principalmente un grossista. Infatti, insieme ai prodotti tradizionali, in questi anni ha preso piede la linea dei Marinati di Comacchio, soprattutto alici marinate e sarde marinate. Negli ultimi due anni il mercato si è arricchito con il cefalo di valle affumicato e con l’anguilla affumicata sempre delle valli di Comacchio. Abbiamo iniziato, inoltre, la produzione di sughi pronti, fatti sempre con i prodotti di valle, nello specifico cefalo delle nostre Valli».