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«Ferrara, sui rincari nelle Cra da Fabbri e centrodestra propaganda autogol»

«Ferrara, sui rincari nelle Cra da Fabbri e centrodestra propaganda autogol»

I sindaci di centrosinistra contro i colleghi che avevano cercato di boicottare il voto in Conferenza socio-sanitaria

20 gennaio 2024
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Ferrara «Per propaganda i sindaci del centrodestra che non hanno partecipato al voto erano disposti a far pagare un mese in più di aumento delle rette». I sindaci di centro sinistra (Edoardo Accorsi, Cento; Andrea Baldini, Argenta; Dario Bernardi, Portomaggiore; Marika Bugnoli, Goro; Gianni Michele Padovani, Mesola; Laura Perelli, Tresignana; Elena Rossi, Ostellato; Andrea Zamboni, Riva del Po; Sabina Alice Zanardi, Codigoro) tornano sulla Conferenza socio-sanitaria (Ctss) di giovedì scorso e attaccano i colleghi che hanno cercato di far saltare il voto per marcare la loro protesta. «Il primo punto da chiarire è piuttosto semplice – scrivono– Il voto era esclusivamente sulla data di entrata in vigore degli aumenti stabiliti dalla delibera regionale. In caso di mancata approvazione di questa delibera, se tutti avessimo fatto come quei colleghi di centrodestra che non hanno partecipato al voto, il risultato sarebbe stato l’anticipo degli aumenti di 4,10 euro al giorno già a gennaio e non al 1° febbraio. Questo è un fatto esplicitamente chiarito durante la riunione», rimarcano i firmatari del comunicato.

Gli amministratori entrano poi nel merito della questione: «Quale sindaco sarebbe a favore di aumenti del costo dei servizi ai suoi cittadini? Nessuno evidentemente – sottolineano i sindaci di centrosinistra – Ma se i gestori delle case di riposo, sia pubblici che privati, sostengono di non poter sostenere i costi con le tariffe ferme a 10 anni fa e minacciano di chiudere, dietro questi gestori ci sono posti di lavoro e lavoratori con turni a volte massacranti. C’è la qualità del servizio dato agli ospiti e il trattamento equo degli operatori. Possiamo fingere che tutto questo non esista?». Da respingere, concordano gli amministratori, «il tentativo inaccettabile di far passare una parte dei sindaci per asserviti e favorevoli a questi aumenti, usando in modo improprio un organismo, la Ctss, che dovrebbe essere gestito in modo imparziale, invece già diverse volte purtroppo è stato usato per puri scopi di propaganda politica del suo presidente, nonché sindaco di Ferrara (Alan Fabbri, ndr), che manca di rispetto ai suoi colleghi slittando le convocazioni a suo piacimento, arrivando a seduta iniziata e parlando sopra a chi sta intervenendo in quel momento». Ancora più improprio, proseguono i firmatari, «per attaccare la Regione» sollevare «temi che nulla c’entravano con la seduta. Fabbri è anche vicepresidente regionale dell’Anci: perché non si è fatto sentire quando era il momento nelle sedi opportune? La Regione Emilia Romagna gli extra costi della sanità sinora li ha sempre coperti: Covid, caro energia e anche quelli relativi alle Cra con i 3 euro/giorno dell’anno scorso recuperati dal proprio fondo non autosufficienza. Altre regioni a guida centrodestra hanno già aumentato le rette per i medesimi motivi. Il governo, pur sollecitato a finanziare adeguatamente questi extra costi, non lo ha fatto». Con i sindacati ci sarà un confronto, «cogliendo il loro allarme». l

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