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L’episodio

Berra, donna picchiata: arrestato il marito

Alessandra Mura
Berra, donna picchiata: arrestato il marito

La moglie ha chiamato i carabinieri: «Mi ha colpita alla testa con un martello». L’uomo rintracciato due ore dopo, aveva la mano fasciata e sangue sulle scarpe

21 gennaio 2024
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Berra Ha chiamato i carabinieri dicendo che il marito l’aveva picchiata, colpendola alla testa con un martello, e venerdì sera è scattato il codice rosso. L’uomo, rintracciato due ore dopo a casa di un parente, è stato arrestato per lesioni, mentre la moglie ha riportato traumi e contusioni al volto giudicati guaribili in tre giorni.

È successo a Berra, dove i carabinieri sono intervenuti in soccorso di una donna straniera che sta scontando un cumulo di pena ai domiciliari. Con lei vivono anche il marito e dieci figli, ed è stato proprio per difendere uno di loro che la madre ha attirato su di sé la rabbia del compagno. L’uomo, secondo quanto riferito dalla vittima, avrebbe rimproverato uno dei ragazzi troppo aspramente, e lei si è frapposta tra i due per proteggerlo. Un gesto considerato un’intrusione dal padre, che ha reagito con violenza nei confronti della moglie. La donna ha raccontato di essere stata colpita alla testa con un martello; portata al pronto soccorso dell’ospedale di Cona, le sono state riscontrate ecchimosi e contusioni al volto. In casa è stato trovato un martello, che è stato posto sotto sequestro e sono in corso accertamenti per capire e ricostruire la dinamica della violenta lite domestica.

Quello che è certo è che l’uomo, che nel frattempo si era allontanato da casa ed era stato rintracciato dai carabinieri due ore più tardi a casa di un suo parente, aveva le nocche delle dita spellate e una mano fasciata, oltre che tracce di sangue sulle scarpe, conseguenza dell’aggressione alla sua compagna. L’uomo, che ha precedenti di polizia per altri reati, su disposizione del magistrato di turno, è stato arrestato per il reato di lesioni: domani si terrà l’udienza di convalida.

La donna, dopo essere stata medicata al pronto soccorso, ha avuto una prognosi di tre giorni ed è stata rimandata a casa, dove sta scontando una condanna per cumulo di pena ai domiciliari. Domani nel corso dell’udienza di convalida l’arrestato potrà fornire la propria versione dell’accaduto.

Venerdì sera dopo la segnalazione della donna è scattato il codice rosso, la legge entrata in vigore nel 2019 e che prevede l’introduzione di una corsia veloce e preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza, come avviene nei pronto soccorso per i pazienti che necessitano di un intervento immediato. l