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Animali selvatici

Lido Volano, daini e incidenti stradali: «Colpa quasi sempre della velocità»

Annarita Bova
Lido Volano, daini e incidenti stradali: «Colpa quasi sempre della velocità»

Claps (polizia locale): in presenza di segnaletica bisogna procedere lentamente

21 gennaio 2024
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Lido Volano Daini e sicurezza stradale: il tema è sempre molto caldo e se da una parte c’è chi chiede interventi urgenti per evitare che i grossi animali arrivino nei centri abitati, dall’altro c’è chi difende a spada tratta la loro assoluta libertà. L’ennesimo incidente di venerdì pomeriggio a Goro ha nuovamente sollevato un polverone e tante domande. Interpellato, il comandante della Polizia locale di Comacchio, Paolo Claps, ribadisce alcuni punti fermi.

L’assicurazione

Quando un’auto investe un daino, soprattutto adulto, i danni sono tanti. Per quanto riguarda l’assicurazione, solitamente le formule assicurative non coprono questo tipo di eventi, limitandosi invece ai soli danni causati verso altri utenti della strada. «Per ottenere copertura per i danni causati dalla collisione con un animale, una possibilità è la sottoscrizione di una apposita polizza che offre protezione in diversi casi di incidente con colpa e strutturata in modo che i danni subiti tramite l’impatto possano essere risarciti, in maniera parziale o totale, dall’assicurazione – spiega il comandante -. Ma naturalmente sono scelte molto personali e a dire il vero quasi nessuno ce l’ha, a meno che non si viva in determinate zone». E chi paga, allora? Gli eventuali danni causati dall’animale selvatico all’automobilista, per legge, devono essere risarciti dall’ente titolare del suolo. «Non è una strada facile – va avanti Claps -. Intanto, lungo il tratto stradale interessato non ci deve essere segnaletica che indica la possibile presenza di animali e poi bisogna dimostrare di aver rispettato il Codice della strada». E qui arriva la parte più difficile.

La velocità

Anche gli animali sono stati riconosciuti dal Codice della strada, a seguito dei numerosi (e doverosi) interventi di modifica, esseri senzienti e meritevoli di tutela. «Bisogna andare piano – ribadisce il comandante. Non è forse a tutti chiaro che al buio o con visibilità ridotta non basta rispettare i limiti, ma è necessario tenere un’andatura tale da poter fermare il mezzo davanti a qualsiasi ostacolo. Il limite indicato dunque può anche essere quello di 60 all’ora, ma non basta».

In pratica, «se la segnaletica indica la presenza di animali, vuol dire che c’è reale e concreto pericolo e bisogna andare pianissimo». E, aggiunge «faccio questo lavoro ormai da 22 anni e posso tranquillamente affermare che è la velocità a fare la differenza negli incidenti. E le cinture di sicurezza». Ecco, «l’art. 141 è fondamentale. Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specie l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile. E se il cartello indica il pericolo, allora vuol dire che la possibilità di attraversamento da parte di un daino è concreta». Per quanto riguarda invece la massiccia presenza di daini in strada, «dovremmo recintare tutto, ma con reti altissime. Un po’ come è in autostrada. È fattibile ma con dei costi inaffrontabili. C’è chi sta lavorando per capire cosa fare. Ma ci vuole sempre prudenza».