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Baby-rissa a Ferrara, il prefetto: “Ci stiamo già muovendo”

Stefano Ciervo, Giovanna Corrieri
Baby-rissa a Ferrara, il prefetto: “Ci stiamo già muovendo”

L’investigatore Tuzzi: «Area chiusa presidiata da bande, va attenzionata»

24 gennaio 2024
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Ferrara Il video in cui un gruppo di ragazzine picchia una coetanea, mentre attorno ci sono pari età che sorridono, applaudono e girano a loro volta video con il cellulare, di cui la Nuova ha dato ieri notizia, ha riportato il tema dei comportamenti di giovani e giovanissimi all’attenzione della città. L’episodio si è svolto a Parco Pareschi, apparentemente poco prima dell’entrata o all’uscita da scuola, visto che per terra si vedono gli zaini delle ragazzine coinvolte nel pestaggio, e anche chi assiste ce li ha a tracolla; e non è certo una novità, visto che almeno dall’anno scorso episodi del genere si ripetono, in tutta la zona da via Savonarola a piazzale Medaglie d’Oro, dove sono concentrate diverse sedi e succursali di scuole superiori.

Il quadro che dipinge Davide Tuzzi, investigatore privato che segue ragazzini particolari per conto delle famiglie, è abbastanza inquietante: «Parco Pareschi sarebbe da attenzionare in maniera approfondita. Parecchie volte abbiamo visto ragazzini da noi seguiti entrare lì dentro, saltando la prima ora di lezioni. È un’area “controllata” da gruppi di minorenni, con tanto di “sentinelle” che mettono in preallarme i compagni se ci fa vivo qualche “estraneo”. E tra le cose che possono succedere ci sono appunto le risse, con le ragazzine a fare da protagoniste».

A muoversi è intanto il nuovo prefetto Massimo Marchesiello. «Stiamo già valutando come riprendere in mano l’intesa dell’anno scorso, per tutta l’area Pareschi-Medaglie d’Oro, in accordo con forze dell’ordine e presidi» ha detto ieri. Ci sono già state interlocuzioni in questi mesi fra le scuole e il prefetto in vista di un potenziamento delle misure di sicurezza fuori e dentro le aule, e per scongiurare episodi come quello di lunedì.

Già a settembre «avevamo avuto un incontro che ha dimostrato un’attenzione speciale per le scuole e al quale abbiamo chiesto di rinnovare l’impegno dell’anno scorso», dice il preside del Copernico Carpeggiani, Francesco Borciani. Fra le richieste la presenza delle forze dell’ordine all’uscita delle scuole con interventi che siano più di default, magari non tutti i giorni ma più frequenti, ma anche meccanismi di segnalazione più diretti, con contatti specifici a cui rivolgersi direttamente per segnalare questo tipo di casi, e la ripresa dei controlli antidroga interni alle scuole. I rapporti con la prefettura sono comunque già in essere all’interno delle scuole in termini di prevenzione: «Abbiamo protocolli in essere per l’educazione alla legalità e all’inizio dell’anno, a settembre, abbiamo avuto un incontro con il prefetto per ricominciare appunto il progetto Scuole sicure. Nel secondo quadrimestre sono proprio previste delle lezioni per l’educazione alle legalità», afferma la preside del Carducci Lia Bazzanini.

Sui social, intanto, ieri le ragazze della rissa commentavano “l’abbiamo combinata grossa!!!” sotto la foto dell’articolo.