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Dosso, 72 licenziamenti alla Tecopress

Dosso, 72 licenziamenti alla Tecopress

Annuncio choc ai sindacati: «È il 45 per cento dell’organico dell’azienda». Oggi c’è l’assemblea dei lavoratori. Sarà chiesto l’intervento della Regione

25 gennaio 2024
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Dosso Segnali di difficoltà non erano mancati negli ultimi tempi, tanto che da ottobre i 163 lavoratori dell’azienda Tecopress di Dosso sono in cassa integrazione ordinaria. Ma quello che è avvenuto ieri pomeriggio (26 gennaio), all’incontro tra direzione e sindacati convocato per discutere la proroga dell’ammortizzatore sociale, è andato oltre ogni più nera previsione, gettando nell’incertezza decine di famiglie: l’azienda ha comunicato l’intenzione di procedere con 72 licenziamenti, pari al 45 per cento dell’organico.

«Per l’azienda c’erano due consulenti del lavoro. Ci è stato detto che a fronte di una situazione di crisi importante si è reso necessario aprire la procedura di licenziamento per 72 lavoratori - riferisce il segretario generale della Fiom Cgil Stefano Bondi anche a nome di Alberto Finessi (Uilm Uil) e Patrizio Marzola (Fim Cisl) presenti all’incontro insieme alle Rsu – Noi abbiamo chiesto il ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali, a partire dai contratti di solidarietà, per poter avere un arco temporale più lungo, ma l’azienda è stata irremovibile, si è arroccata sulle sue posizioni e il tavolo si è interrotto». Oggi i sindacati hanno convocato l’assemblea dei lavoratori all’interno dello stabilimento «per decidere come muoverci e quali iniziative intraprendere, valutando l’apertura dello stato di agitazione», va avanti Bondi che annuncia anche il coinvolgimento della Regione «dove è in vigore il Patto per il lavoro, che prevede appunto il ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione per evitare i licenziamenti. Alla Tecopress al contrario si è passati nell’arco di pochi mesi dalla cassa integrazione ordinaria al licenziamento del 45 per cento di tutta la forza lavoro. È stato un choc, a cui intendiamo reagire con iniziative di lotta. Non è possibile che a fronte di una crisi, gli unici a pagarne il prezzo siano i lavoratori».

Come l’azienda intenda distribuire i 72 esuberi non è stato precisato: «Sappiamo che interesserà tutti i settori, dagli uffici all’officina, in modo generalizzato, ma non sono stati forniti numeri nel dettaglio», continua Bondi.

La Tecopress di Dosso opera dal 1971 nel campo della componentistica. Nel 2012 il terremoto l’aveva devastata causato la morte di un suo operaio. Dieci anni più tardi l’azienda di proprietà della famiglia Dondi di Cento, aveva inaugurato la nuova sede, salutata come un segnale di rinascita. Che ora stride dolorosamente con l’annuncio di 72 licenziamenti.

Alessandra Mura

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