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Dosso, Lodi: «La Regione apra un tavolo sulla crisi Tecopress»

Marcello Pulidori
Dosso, Lodi: «La Regione apra un tavolo sulla crisi Tecopress»

Il sindaco Roberto Lodi interviene sugli annunciati 72 licenziamenti. Domani sciopero di otto ore

28 gennaio 2024
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Dosso Nella vicenda della crisi Tecopress, la fabbrica la cui proprietà ha annunciato la volontà di licenziare 72 operai, interviene il sindaco di Terre del Reno, Roberto Lodi. «Sto seguendo ora per ora l’evolversi della situazione - risponde il primo cittadino raggiunto al telefono - devo dire che anche per noi questa decisione improvvisa della proprietà giunge come un fulmine a ciel sereno. Nessuno di noi si aspettava una svolta così drammatica - dice ancora il sindaco Lodi -, per questo credo sia importante essere concreti». Lodi pesa le parole e sembra mettere da parte l’ipotesi di un Consiglio comunale straordinario sulla vicenda Tecopress: «Si potrà sempre fare - dice il sindaco - ma al momento è più importante smuovere le istituzioni, a cominciare dalla Regione. Per questo nelle prossime ore mi metterò in contatto col governatore Bonaccini, al quale sto scrivendo una lettera, perché sia aperto a livello regionale un tavolo permanente su questa crisi. Ma non è l’unico passo che stiamo facendo».

Sul tavolo del sindaco di Terre del Reno, infatti, c’è anche la pianificazione di un incontro con la proprietà di Tecopress, vale a dire l’imprenditore Federico Dondi: «Conosco la famiglia Dondi - conclude il primo cittadino - e mi sto attivando per avere al più presto, già dalle prossime ore, un incontro coi vertici di questa azienda. L’amministrazione comunale intende capire esattamente cosa sta succedendo e perché in pochi mesi siamo passati da una situazione potenzialmente positiva a questa escalation di negatività». Intanto, è delle ultime ore la mobilitazione di sindacati e lavoratori di questa fabbrica che, nata nel 1971 e diventata leader nello stampaggio industriale per motori, sta vivendo la fase più difficile della sua storia. Per domani sono già previsti presìdi ai cancelli della Tecopress: i presìdi si svolgeranno - come annunciato dai sindacati - in coincidenza con l’inizio dei diversi turni di lavoro (5.30-9.30, 12.30-14.30, 20.30-22.30).«Tecopress è un’azienda che nel corso degli anni post terremoto è stata sostenuta dalla Regione - ricordano in una nota i sindacati - per poter ritornare a produrre e a restare un presidio di lavoro. Oggi difronte alle difficoltà che l’hanno colpita deve assumersi la responsabilità sociale che tutte le imprese devono avere nei confronti dei lavoratori, delle loro famiglie e del territorio più in generale. Non può pensare di far pagare alle lavoratrici e ai lavoratori di Tecopress il prezzo della crisi che l’ha colpita, licenziandoli. Tecopress deve aprire un percorso di ammortizzatori sociali - concludono i sindacati - idoneo alla gestione della crisi che sta attraversando. E questo percorso per noi ha un nome: contratto di solidarietà»