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Ferrara, l’economia costiera attrattiva per la ’Ndrangheta

Daniele Oppo
Ferrara, l’economia costiera attrattiva per la ’Ndrangheta

Procura e tribunale estensi funzionano bene e vanno veloci

28 gennaio 2024
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Ferrara La giustizia a Ferrara è veloce, sia in ambito penale, dove la procura lavora molto ma poco arriva davanti ai giudici, che in ambito civile, che ha visto il contenzioso generalmente ridursi in tutte le macroaree nel corso del 2023. I dati presentati ieri in Corte d’appello a Bologna in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario mostrano un sostanziale stato di salute per la macchina della giustizia ferrarese, caratterizzata in ogni caso da alcune peculiarità, visibili soprattutto nel lato penale.

Penale

La procura di Ferrara nel corso del passato anno giudiziario ha iscritto 5.786 persone nel registro degli indagati, ma una parte rilevate dei procedimenti non si è trasformata in un processo. A Ferrara infatti ben il 70% dei fascicoli approdati all’ufficio gip/gup è stato archiviato - il dato più alto del distretto, dove la media è comunque al 60% - ma va tenuto anche conto che Ferrara primeggia anche nell’altro "estremo", con il 13,6% di rinvii a giudizio (media regionale dle 9%). Pochi si concludono con un giudizio abbreviato (solo il 2,3%, dato più basso), di più con dei patteggiamenti (8%, dato più alto con Ravenna). La durata di un procedimento davanti al Gip/Gup a Ferrara è di 103 giorni: solo Forlì fa meglio con definizioni in appena 90 giorni. La pendenza davanti al tribunale monocratico è calata del 31% in un contesto di calo generale nel distretto, idem per il collegiale (-38,1%). Anche in questo ambito, Ferrara è uno dei tribunali più celeri, con una durata media del dibattimento di 507 giorni, a fronte dei 643 di media del distretto e battuta solo da Ravenna, dove una sentenza arriva, in media, in 495 giorni. Ferrara è un tribunale dove le sentenze di prescrizione sono pochissime, solo il 3% del totale. Questo si riflette anche in un altro dato positivo, ovvero quello sui fascicoli pendenti da oltre tre anni: nel tribunale estense sono solo il 6% del totale (il dato più alto è a Modena, dove sono addirittura il 19%).

Mafia, ’ndrangheta e codici rossi

Ci sono alcuni elementi da valutare. Nella relazione del procuratore capo di Ferrara integrata in quella del procuratore generale è segnalato come la provincia «è considerata la parte più povera, rectius la meno ricca, dell’Emilia-Romagna, avente una importante vocazione agricola, dove la vita è comunque caratterizzata da un discreto benessere anche se talune sacche di povertà emergono da qualche tempo». Tra le indagini segnalate ci sono quelli per reati contro la pubblica amministrazione (Fiera e Motorizzazione civile), nonché quelle per caporalato legate soprattutto alla comunità pakistana del Portuense (è taciuto però il più grosso processo per caporalato che vede tra le parti in causa anche la coop del Bidente). Ferrara entra anche nel discorso criminalità organizzata, citata non solo per l’insediamento della mafia nigeriana (processo ai Vikings/Arobaga) ma anche per essere, come territorio in parte nel versante costiero adriatico con Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, «una preziosa opportunità di investimento» soprattutto per la ’ndrangheta, tramite la contaminazione del tessuto economico effettuata con "teste di ponte".Per quanto riguarda i codici rossi, è registrato «un progressivo aumento delle denunce (520 nell’ultimo anno), raccontato già anche su queste pagine. La pandemia, infine. A Ferrara sono stati iscritti 5 fascicoli, 2 archiviati, gli altri pendenti.

Civile

Nel civile questi sono i numeri per le macroaree: 1.432 fascicoli per il settore affari contenziosi; 585 per la sezione lavoro; 1.992 di volontaria giurisdizione; 1.609 procedimenti speciali sommari; 181 procedure concorsuali; 1.172 esecuzioni mobiliari e 229 immobiliari. Le pendenze ultratriennali sono bassissime, appena il 3,4% del totale dei procedimenti. Ferrara ha anche un basso impatto delle istanze fallimentari, il 2,6% del carico, dato in assoluto più basso in tutto il distretto (bisogna arrivare al 9,7% di Reggio Emilia).