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Lido Estensi, cantiere infinito in viale Carducci: «Lavori fermi, gli affari a picco»

Lido Estensi, cantiere infinito in viale Carducci: «Lavori fermi, gli affari a picco»

I negozianti protestano: il Comune azzeri o riduca la Tari e l’imposta sulla pubblicità

04 febbraio 2024
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Lido Estensi Terza stagione con cantiere aperto sull’asse viale Carducci/Querce e introiti ridotti all’osso per i commercianti. Non si placa la protesta degli operatori commerciali di Lido Estensi per il perdurare di scavi a cielo aperto che hanno costretto, per motivi di sicurezza, a creare strettissimi percorsi pedonali paralleli ai negozi, a loro volta recintati e separati dal cantiere attraverso un cordone imponente di transenne.

Il primo week end soleggiato di febbraio ha trascinato al mare turisti interessati a concedersi la tappa al ristorante dopo la passeggiata in spiaggia o prima della visita al carnevale, ma nel salotto buono dei Lidi, ossia viale Carducci, il cantiere dei lavori di riqualificazione scoraggia in tanti a soffermarsi tra negozi, gelaterie e ristoranti blindati da una muraglia di transenne. «Si fa fatica a sopperire alle spese, se non si vende – affermano i commercianti – ; tutti noi abbiamo assunto impegni con mutui e richieste di finanziamento a istituti di credito. I negozi di abbigliamento sono in difficoltà persino con i saldi e se la merce resta invenduta non la si può rimpiazzare con la collezione dell’anno successivo. Nelle domeniche di febbraio e marzo, con il bel tempo – proseguono –, le gelaterie potevano incassare 600/700 euro e 3-4mila euro nel week end di Pasqua. Ma adesso siamo a zero».

L’area di cantiere attualmente sta occupando un tratto di viale Querce che comprende le intersezioni dei viali Pini e Frassini ma, secondo gli esercenti del Lido, i lavori sono fermi dalle vacanze di Natale e non si vedono segnali di ripartenza imminenti. «Inizialmente ci era stato riferito – aggiungono i commercianti –, che i lavori in questo tratto sarebbero terminati a fine febbraio e che comunque il cantiere sarebbe stato chiuso a giugno. Ma è tutto fermo e la stagione in realtà parte ben prima, ossia a Pasqua. Non capiamo perché tutto si sia arenato. In dicembre si stava lavorando sulle nuove condotte dell’acqua. Fatichiamo a credere che le difficoltà siano dovute a ritardi nel reperimento dei materiali».

L’appello che i commercianti lanciano all’amministrazione comunale lagunare è di azzerare o ridurre drasticamente la Tari e l’imposta di pubblicità, dal momento che per mancanza di clienti in circolazione negozi e pubblici esercizi hanno visto ridimensionare drasticamente i loro incassi. Dopo le multe salate scattate a capodanno per alcuni negozi di abbigliamento che, contravvenendo alle normative regionali, avevano dato il via a vendite promozionali pochi giorni prima dei saldi di fine stagione, i commercianti fanno quadrato per salvaguardare i loro redditi. «Ci sono mezzi di cantiere e macchine operatici che non vedono operai da settimane – concludono –, manca un cartello di cantiere che dovrebbe obbligatoriamente segnalare le date di inizio e fine dei lavori. Non vogliamo esporci con nome e cognome, perché poi temiamo di essere rimproverati, però la forza della disperazione ci spinge a chiedere aiuto alla cassa di risonanza mediatica per una vicenda surreale, tipicamente italiana».

I lavori, da oltre 4.5 milioni di euro, cofinanziati da Regione e Comune, prevedono la realizzazione di nuove pavimentazione, viabilità con pista ciclopedonale, arredo urbano e tre piazze.

Katia Romagnoli

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