Ferrara, la piccola Gioia e sua madre morte per colpa di una distrazione
Chiuse le indagini a carico del padre per la tragedia avvenuta in A13
Ferrara Nessun segno di frenata. Forse un tentativo troppo tardivo di sterzare verso sinistra, per inserirsi nella corsia di sorpasso ed evitare il mezzo pesante fermo in coda. Una mossa che, se fosse stata compiuta per tempo, averebbe con buona probabilità salvato la vita delle piccola Gioia, 5 anni e che ne avrebbe compiuti 6 qualche giorno dopo, e di sua madre, Maria Grazia Forgetta, 49 anni, originaria di Roccamonfina, in provincia di Caserta.
La procura di Ferrara ha chiuso l’indagine per omicidio stradale su quell’incidente stradale terribile, avvenuto nel pomeriggio del 27 settembre dello scorso anno sull’autostrada A13, al km 40, all’altezza di Cassana, tra i caselli di Ferrara nord e Ferrara sud, direzione Bologna. L’unico indagato rimasto è chi ha già pagato troppo: Michele Petriccione, il padre di Gioia, marito della signora Forgetta, quel giorno al volante della Skoda con la quale stavano andando da Abano Terme, in provincia di Padova, dove risiedevano, a Caserta. Non una questione di velocità, l’eccesso non è contestato, probabilmente una distrazione. Petriccione forse non si era avveduto delle segnalazioni diffuse dai tabelloni autostradali sulla coda presente per via di un altro incidente, verificatosi poco prima, al km 31 dell’A13 e che aveva visto coinvolti quattro mezzi pesanti.
Non si è accorto, o lo ha fatto troppo tardi, che davanti a sé sulla corsia aveva un mezzo pesante fermo, incolonnato. Un muro. Lo avrebbe potuto evitare infilandosi sulla corsia di sorpasso, così ha stabilito il consulente della procura, e forse un tentativo estremo ha provato a farlo se è vero che la Skoda ha colpito il tir sul lato destro, dove era seduta la moglie, colpendo poi con la fiancata destra un altro mezzo pesante, anch’esso in coda. La Skoda ha chiuso il viaggio in posizione trasversale. La signora Forgetta e la piccola Gioia sono morte sul colpo: nulla hanno potuto fare i sanitari del 118, arrivati sul posto con un’ambulanza e con l’elimedica alzati in volo da Bologna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA