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La pena

In carcere dopo la tentata estorsione al Big Town di Ferrara

Alessandra Mura
In carcere dopo la tentata estorsione al Big Town di Ferrara

Il 21enne Piccinini mentre era agli arresti domiciliari ha inviato messaggi aggressivi via social

07 febbraio 2024
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Ferrara Da lunedì mattina Lorenzo Piccinini, il 21enne agli arresti domiciliari per tentata estorsione ai danni dei titolati del Big Town, è in carcere. Il giovane è stato portato all’Arginone a seguito di un aggravamento della misura cautelare disposta dal giudice nei suoi confronti. Piccinini ha trasgredito uno dei divieti imposti dal regime dei domiciliari, ovvero di comunicare con persone diverse da quelle del suo nucleo familiare. Ha scambiato invece messaggi via social network con una giovane ferrarese. Una conversazione, a quanto sembra, dai toni tutt’altro che amichevoli. La sera del 1° settembre scorso il ventenne si era presentato al bar Big Town di via Bologna insieme all’amico Davide Buzzi, per una spedizione punitiva contro i titolari Giuseppe e Mauro Di Gaetano, ritenuti responsabili di non aver avvisato tempestivamente i soccorsi quando Edoardo Bovini, figliastro di Buzzi, il 12 agosto si era sentito male nel locale, e poi morì. I due erano arrivati con una tanica di benzina, per dar fuoco al bar; la reazione dei titolari fu violenta: Buzzi morì dopo essere stato accoltellato da Giuseppe e colpito alla testa da Mauro, Piccinini finì all’ospedale con una ferita all’addome. Le indagini evidenziarono poi che, tra la morte di Bovini e l’agguato, Buzzi e Piccinini avevano ripetutamente minacciato i due titolari, pressandoli con richieste di denaro accompagnate da aggressioni fisiche. Un crescendo sfociato nella tragedia del 1° settembre, per la quale i due titolari del Big Town sono in carcere per omicidio. Piccinini, difeso dall’avvocato Remondi, era stato indagato per il reato di tentata estorsione, piantonato in ospedale e poi una volta dimesso posto agli arresti domiciliari. Fino a lunedì, quando su decisione del giudice per lui si sono aperte le porte del carcere.