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L'indagine

Arresto per reati di natura sessuale. Sale la preoccupazione dei genitori

Arresto per reati di natura sessuale. Sale la preoccupazione dei genitori

Unione Valli e Delizie. Riserbo sulla vicenda dello stagista portato via dai carabinieri in un asilo

08 febbraio 2024
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Unione Valli e Delizie È tutto nato dalla denuncia di un genitore ai carabinieri. Comportamenti ritenuti non consoni su suo figlio e sui quali approfondire. Le indagini dei militari hanno poi portato a scoprire che quello non era l’unico bambino con il quale lo stagista aveva compiuto atti di natura sessuale. Per questo la settimana scorsa si sono recati direttamente all’asilo - che non è comunale, bensì privato -, in borghese per non turbare i bambini, e hanno portato via il giovane stagista. Questi è stato fermato e poi accompagnato davanti al giudice delle indagini preliminari per la convalida dell’arresto, che è arrivata. Sui dettagli gli inquirenti si sono però chiusi in uno strettissimo e anche comprensibile riserbo, vista la delicatezza della situazione e la gravità delle accuse.

Reazioni È inevitabile però che questa vicenda, esplosa con l’arresto del giovane avvenuta la scorsa settimana all’asilo, stia facendo discutere e non poco. I più arrabbiati, ovviamente, sono i genitori, i quali subito hanno chiesto spiegazioni ai responsabili della scuola dell’infanzia (che si trova nel territorio dell’Unione Valli e Delizie). E una prima risposta è stata data, durante una riunione convocata urgentemente dalla direzione, nella quale è stato spiegato che i bambini non sono stati traumatizzati dall’arrivo dei carabinieri che hanno portato via il giovane, perché erano dentro e non si sono accorti di cosa stava avvenendo. Ma questo però non risponde alle domanda più importante: perché lo stagista è stato portato via dai carabinieri proprio mentre era in servizio all’asilo? Domanda che è stata posta nei giorni successivi, ma senza possibilità di ottenere risposta visto il riserbo scelto dagli inquirenti. Domanda effettuata alle forze dell’ordine dagli stessi responsabili della struttura, nella quale il giovane ha iniziato a operare come stagista - si tratta di servizio civile - lo scorso maggio, peraltro senza che qualcuno sollevasse alcun tipo di lamentela nei suoi confronti. In queste ultime ore la chat di Whatsapp dei genitori è subissata di messaggi e lo sarà ancora di più dopo la scoperta del tipo di reato del quale viene accusato il ragazzo.

D.B.

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