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Comacchio, a 62 anni si ritrova senza una casa: «Il Comune mi aiuti a vivere»

Marcello Pulidori
Comacchio, a 62 anni si ritrova senza una casa: «Il Comune mi aiuti a vivere»

Martedì la donna ha dovuto lasciare l’abitazione dell’ex marito, tante porte cui bussare. Ma intanto l’emergenza abitativa per molti resta un incubo

08 febbraio 2024
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Comacchio Chiede al Comune di Comacchio, e più direttamente anche al sindaco, di poter ricevere un aiuto.

La storia Questa è la storia di una donna di 62 anni che nelle ultime ore è rimasta senza casa e ha scelto di raccontarla alla Nuova. Sono tante, purtroppo, le giravolte della vita che possono privare persone forse già fragili di un bene primario come una casa. E quando ciò accade il difficile diventa ancora più difficile. Questa volta accade a Comacchio. La donna (che chiameremo Maria) oggi è sposata nuovamente e la vita col secondo marito procede. Ma al termine del primo matrimonio i rapporti non erano così distesi. Sta di fatto che, secondo quanto stabilito 20 anni fa dal tribunale di Ferrara, Maria ha potuto usufruire della casa dell’ex marito in quanto “casa familiare” nella quale ha cresciuto le figlie avute dalle prime nozze. Una condizione piuttosto usuale in casi di questo tipo. Ma le condizioni legate alla crescita dei figli/e sono venute meno con la maggiore età delle sue ragazze. Fattore che ha determinato il decadere di quella condizione. Tanto che il marito di Maria ha chiesto (e ottenuto) al giudice di poter rientrare in possesso della propria casa.

Oggi, però, Maria ha un altro problema: l’età non è più quella di un tempo e certi acciacchi soprattutto legati alla salute si sono aggravati. Da martedì scorso la donna, originaria di Comacchio, è – come si dice – in mezzo a una strada.

Le sue parole È lei stessa che lo racconta: «Sono rimasta senza una casa e ora ho trovato un riparo temporaneo da una delle mie figlie – dice Maria – ma si tratta di un ripiego. Di fatto sono in mezzo alla strada». La donna si è subito rivolta a chi può darle una mano ma, malgrado la solidarietà non sia mancata, risolvere un caso del genere non è mai semplice. «Spero – prosegue Maria – che il Comune di Comacchio, anche attraverso Acer cioè l’azienda che gestisce le case di proprietà dell’amministrazione comunale, possa darmi una mano in questo momento drammatico della mia vita. Sto cercando di essere ascoltata e per ora mi hanno detto che potrei avere una casa in emergenza abitativa, ma tutto è aleatorio. Potrebbe essere anche tra mesi, e io nel frattempo dove vado a vivere?». Situazioni che, arrivati a un certo percorso, rischiano di fare ancora più male perché le forze non sono più quelle di una volta.

Maria è assistita dall’avvocato Carlotta Occari di Ferrara. 

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