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Portomaggiore, raffica di furti nelle abitazioni. Case a soqquadro e oro rubato

Annarita Bova
Portomaggiore, raffica di furti nelle abitazioni.  Case a soqquadro e oro rubato

I colpi ben studiati e mirati. «Forse erano armati di metal detector». Le vittime: «Sono entrati mentre eravamo a cena». Paura: «Siamo ancora sconvolti»

08 febbraio 2024
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Portomaggiore Raffica di furti, messi a segno, a Portomaggiore. I ladri hanno colpito tra il tardo pomeriggio e l’ora di cena di mercoledì, mettendo tutto a soqquadro e portando via oro e contanti. Le vittime, arrabbiate e sconvolte, hanno fatto denuncia ai carabinieri di Portomaggiore che stanno portando avanti indagini su più fronti, visionando anche le telecamere non solo del targa system.

I colpi La banda si muove su un’auto scura di grossa cilindrata, così come decritto dalle diverse vittime. I malviventi sembrano essere ben organizzati e soprattutto non hanno agito di notte ma nel tardo pomeriggio, quando dunque è buio e possono quindi agire meglio perché le case sono generalmente vuote, con i residenti non ancora rientrati dal lavoro oppure usciti a fare la spesa. I colpi messi a segno in via Donatori di sangue e via Aventi, mentre in via Piave hanno aperto la porta e «ci hanno sorpreso a cena», come racconta Antonio Da Col.

Via Piave «Saranno state le 19.30 di mercoledì e io e la mia compagna stavamo per cenare - racconta Da Col -. Ad un certo punto abbiamo sentito dei rumori strani: ci siamo guardati stupiti perché entrambi abbiamo sentito la porta d’ingresso sbattere o comunque fare uno strano rumore». A quel punto «sono andato in corridoio e ho proprio visto il portoncino chiudersi. Ho preso la mazza da baseball, sono uscito ed erano già entrati in macchina. Così sono corso in strada e ho visto un’auto di grossa cilindrata allontanarsi velocemente a fari spenti. Mi è sembrata un’ Audi d di colore verde militare, probabilmente elaborata dal rumore che faceva».

Da Col è andato subito dai carabinieri a raccontare quanto accaduto. «Non ho fatto formale denuncia perché alla fine non hanno portato via niente, ma certamente ho subito segnalato quanto successo. Siamo scossi, turbati...eravamo in casa e loro lo sapevano, forse volevano tentare il furto sapendo che durante la cena non ci saremmo mossi dalla cucina.

Via Donatori di sangue Colpo invece messo a segno in via Donatori di sangue. «È tremendo ed è anche la terza volta che succede - racconta Romina Brina -. Mercoledì mia madre era uscita un attimo, per fare una passeggiata e mio padre era come sempre quell’ora in officina. Saranno state le 18.30. Anche io ero fuori...». La donna è dunque uscita da casa e tornata poco tempo dopo. «Arrivata davanti casa ha visto un’auto con i fari accesi, ma non ci ha fatto tanto caso. Già in cortile ha notato la finestra della cucina aperta e si è insospettita ma una volta all’interno in quella stanza era tutto in ordine e c’erano anche dei soldi sul tavolo che non sono stati toccati». Arrivata però sulle scale «ha capito che qualcuno era invece entrato e al piano di sopra, come anche in mansarda ha trovato tutto a soqquadro. Armadi aperti, cassetti rovesciati: ogni cosa per aria. Sembrava essere passato un tornado, è stato un colpo». I malviventi sono riusciti a trovare oro e gioielli. «Secondo noi avevano una sorta di metal detector perché mio padre ha una collezione di medaglie, tutte più o meno simili eppure loro hanno rubato solo quelle d’oro. Siamo sconvolti. Abbiamo fatto subito denuncia».

Via Carlo Aventi Cassaforte smurata anche in una casa di via Aventi, con l’intero appartamento messo sottosopra. In questo caso il danno è in corso di quantificazione ed è stata fatta regolare denuncia.

«Seguo la situazione da vicino e naturalmente sono da una lato preoccupato per quanto sta succedendo, dall’altro ho piena fiducia nelle forse dell’ordine», ha detto il sindaco Dario Bernardi.