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Il caso

Stagista arrestato all’asilo, decisive le telecamere

Annarita Bova
Stagista arrestato all’asilo, decisive le telecamere

Il giovane accusato per reati di natura sessuale era spiato da giorni. Ieri la scuola ha incontrato i genitori: la situazione è molto tesa

09 febbraio 2024
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Unione Valli e Delizie La tensione tra i genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia in cui per qualche mese ha lavorato il ragazzo di 21 arrestato per reati di natura sessuale, è altissima. Ieri pomeriggio i responsabili della scuola, che hanno intenzione di garantire la massima trasparenza, hanno indetto una lunga riunione durante la quale, come prevedibile, sono volate parole forti e non sarà facile calmare le acque. Cosa sia successo esattamente e perché nei giorni scorsi il 21enne, che nell’asilo era stato chiamato a svolgere una sorta di servizio civile, non è dato sapere. Le forze dell’ordine, così come la procura non lasciano trapelare nulla e anche dalla scuola si dicono meravigliati e sconvolti. Una sorta di doccia ghiacciata per tutti, amici del giovane compresi anche perché il suo arresto potrebbe essere solo la punta dell’iceberg.

Cosa si sa

Da quel poco che è emerso, le forze dell’ordine indagherebbero sulla vita del 21enne da diverso tempo. Nei primi giorni di gennaio, durante le vacanze di Natale e quindi con la scuola chiusa, sarebbero state installate delle telecamere come anche altri dispositivi per le intercettazioni ambientali. Cosa, naturalmente, di cui nessuno di coloro che ruotano attorno alla scuola era a conoscenza. Il perché siano scattate le manette proprio all’interno dell’asilo e in piena attività, non è dato sapere. Il timore dei genitori è che il ragazzo sia stato "colto in flagranza" e che di conseguenza abbia in qualche modo commesso qualcosa anche all’interno dell’istituto. Ci sono alcune precisazioni che sono d’obbligo, vista la delicatezza estrema della situazione. Stando a quanto dicono i responsabili, i bambini non sono mai stati lasciati soli con il ragazzo, restando dunque sempre sotto la sorveglianza delle insegnanti. L’asilo non è statale e non è nemmeno del Comune, ma si tratta di una scuola paritaria. E qui un altro passaggio non di poco conto: le scuole private non avrebbero l’obbligo di chiedere il certificato del casellario giudiziario e certificato dei carichi pendenti per le persone "esterne" con un certi tipo di incarichi. Ed anche su questo punto ai genitori sono venuti i brividi.

La riunione

Ieri pomeriggio, l’ennesimo momento difficile per tutti. Ascoltare, capire, non sapere cosa fare quando ci sono bambini piccoli (che non sanno eventualmente nemmeno parlare o raccontare) è molto, molto difficile. Lo sconforto e lo smarrimento è tanto, così come le preoccupazioni e le domande che martellano la testa. La speranza è che presto qualcuno possa parlare, raccontare, così da arrivare a capire. In quella scuola ci sono stati anche cambi importanti ai vertici e chi è adesso alla guida non c’era qualche mese fa, quando il 21enne è stato accolto, dopo averne fatto domanda. L’unica certezza è che si tratta di fatti gravi, che quasi certamente sono avvenuti altrove. Le indagini nel frattempo stanno andando avanti da tempo e il 21enne potrebbe non essere l’unica persona coinvolta.