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L’inchiesta

Silenzio sull’asilo a tutela dei bambini, presto l’audizione di alcuni genitori

Annarita Bova
Silenzio sull’asilo a tutela dei bambini, presto l’audizione di alcuni genitori

Acquisiti ore ed ore di filmati, file audio e fotografie. Si indaga sul 21enne accusato di reati sessuali

11 febbraio 2024
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Unione Valli e Delizie «Andiamo a letto con l’angoscia, la paura, mille pensieri. I nostri figli sono rimasti a stretto contatto con quella persona per mesi, è normale avere il cuore in gola e la rabbia che sale di giorno in giorno». Il centralino della redazione della Nuova Ferrara sta ricevendo in questi ultimi giorni diverse telefonate. I genitori dei bambini che frequentano l’asilo dove è avvenuto l’arresto di un giovane di 21 anni per reati sessuali cercano di avere risposte. Che ovviamente anche noi non abbiamo e non possiamo avere. Nello scrivere però ci assumiamo tante responsabilità, raccontando i fatti per come sono avvenuti e certi di non sbagliare se diciamo che gli inquirenti si stanno muovendo per reati a sfondo sessuale.

I dubbi

Cosa però sia realmente avvenuto e dove (se in quella scuola o altrove) non è al momento dato sapere in maniera ufficiale. E comunque si tratta di una fase preliminare e dunque di persona eventualmente indagata. I genitori vogliono la verità, ma forse in questo momento il silenzio serve per tutelare i bambini e arrivare fino in fondo a questa vicenda. Altri soggetti, a vario titolo, potrebbero essere coinvolte che, è bene sottolinearlo, nulla hanno a che vedere con l’asilo. I fatti per come sono avvenuti raccontano già abbastanza. Venerdì della scorsa settimana i carabinieri in borghese sono arrivati di gran cosa (c’è chi parla di "grande impeto") nel cortile dell’asilo, chiedendo di entrare. Il personale, non essendo i militari in divisa, ha giustamente tentennato ed aperto solo quando gli stessi hanno dimostrato di far parte delle forze dell’ordine. Una volta all’interno, lontano dagli sguardi dei piccolini, hanno fermato e arrestato il ragazzo. Nessuno dei bambini ha intuito, mentre le insegnati sono rimaste basite, quasi senza fiato. In realtà le manette sarebbero potute scattare per diversi motivi, ma se i carabinieri hanno deciso di agire in quel preciso momento, una ragione c’è.

L’udienza

Sabato della scorsa settimana il ragazzo, un 21enne nato e cresciuto nella comunità, è stato accompagnato davanti al giudice in Tribunale a Ferrara. Un’udienza blindatissima, a porte chiuse e con gli avvocati che nulla hanno lasciato trapelare. Ma l’accusa, gravissima, è di reati a sfondo sessuale. Le indagini sono partite qualche mese fa. Durante le vacanze di Natale, i primi giorni di gennaio, all’interno dell’asilo sono state messe decine di telecamere e microfoni e il giovane è diventato "sorvegliato speciale" per settimane. Gli inquirenti hanno così acquisito materiale indispensabile per le indagini. L’occhio è sempre stato puntato su di lui, ma inevitabilmente tutta la vita all’interno dell’asilo è stata immortalata. I responsabili della scuola hanno detto durante le riunioni di questi giorni ai genitori che mai i piccoli sono stati lasciati da soli con il 21enne e il motivo è semplice: per legge nessuno che non sia educatore autorizzato o in alcuni casi un collaboratore scolastico (regolarmente assunto) può cambiare i piccoli, accompagnarli in bagno o restare solo con loro. Qualche genitore in questo senso ha espresso dubbi e perplessità, ma con ore ed ore di video acquisiti saranno, nell’eventualità, chiariti molti aspetti.

Le insegnanti dell’asilo, come anche tutto il personale e i responsabili, nel corso degli anni hanno sempre avuto la massima fiducia da parte delle famiglie, considerato il loro lavoro impeccabile. E l’appello è quello di continuare a credere nella validità della scuola e nella assoluta volontà di trasparenza rispetto a quanto successo. «Non sappiamo niente, nessuno ci ha informati nonostante abbiamo più volte chiesto chiarimenti in questa ultima settimana». I prossimi giorni saranno molto delicati. Gli inquirenti potranno finalmente dire qualcosa alle famiglie che verranno direttamente contattate ed anche i carabinieri, se autorizzati, potranno spiegare (se riterranno di doverlo fare) i motivi e le modalità dell’arresto. Al momento se il silenzio può servire per arrivare a fermare eventuali altre persone, allora ben venga. La persona è stata allontanata e con lui un eventuale "pericolo". I bambini sono dunque del tutto al sicuro in questo momento, tanto che nessuno ha anche solo pensato di ritirare il proprio figlio dalla scuola.